counter

Civitanova: Terreni inquinati alla foce del Chienti, è bagarre; Paglialunga: "il sindaco faccia chiarezza", Valentini: "non una novità, si parta dalla bonifica per creare un Parco fluviale"

4' di lettura 10/06/2023 - Si alza la tensione dopo l’ordinanza firmata dal sindaco che interdice parte dell’area della foce del Chienti a causa della presenza di inquinanti e mercurio.

Punta il dito la consigliera comunale di opposizione Mirella Paglialunga, che prende le mosse dal post di Ciarapica che promuove la conferma della Bandiera verde per le spiagge a misura di bambino per il litorale civitanovese. «Assurdo – tuona l’ex candidata sindaco – sindaco, ma questo post è uno scherzo o una presa per i fondelli di tutti noi cittadini e non solo? Poche ore fa lei ha emesso un’ordinanza sindacale che proibisce di sedersi o sdraiarsi in prossimità della foce del fiume Chienti perché le autorità hanno riscontrato la presenza di prodotti inquinanti e mercurio nell'area e anziché riferire alla città sulle misure di bonifica urgente che dovrà adottare ed anziché dare chiarimenti pubblici sulle cause del gravissimo inquinamento della zona Chienti scrive di Bandiera verde e spiagge a misura di bambino? Nel cartello apposto in spiaggia nei pressi del tiro a volo avete scritto “vietato sedersi e sdraiarsi, area contaminata”. E fino a ieri lì turisti e cittadini erano tranquillamente sdraiati a prendere il sole… Sindaco, dimostri un po’ di correttezza istituzionale e relazioni in consiglio comunale su questa situazione leggendo integralmente la relazione del geologo e dettagliando le intenzioni dell’amministrazione per provvedere alla bonifica urgente». Paglialunga e Murri hanno avanzato ieri una richiesta di accesso agli atti con l'obiettivo di avere in mano la relazione del geologo Taddei sulla quale è basata l'ordinanza sindacale.

Più cauta invece la presa di posizione di Bruno Valentini, presidente dell’associazione Civitanovagreenlife, che spera però questo stop rappresenti un punto zero per partire con un nuovo percorso di valorizzazione dell’area. «L’ordinanza sembra cogliere tutti di sorpresa, ma in realtà la questione della presenza di inquinanti nell’area è nota già da tempo, non certo da mesi, ma da anni – spiega Valentini – le aree oggi definite inquinate ed oggetto della recente ordinanza, rientrano negli ambito del sito di interesse nazionale del Basso bacino del fiume Chienti che risale ad oltre 20 anni fa, ed è, ed era chiaro a chiunque che l’inquinamento non si delimitava soltanto alle acque del corso d’acqua o alle falde, ma anche ai terreni contermini che ne detenevano le sostanze. Da anni ci prodighiamo con iniziative per far conoscere la realtà ambientale del fiume Chienti con i suoi pregi e difetti. L’associazione ha infati promosso il recupero degli antichi percorsi fluviali quale elemento primario per il presidio e la tutela del territorio; oltre il taglio degli arbusti ed erbe infestanti si è presa cura sia della segnalazione all’ente nonché della rimozione di scarichi e rifiuti abusivi tramite attività di coinvolgimento dei cittadini in campagne di pulizia degli argini fluviali. E’ chiaro che se esistono esigenze sanitarie per l’incolumità dei cittadini occorre prendere immediate precauzioni ed opportuni rimedi, ma vorrei evidenziare che in tali ambiti si stanno catalizzando importanti energie e consistenti finanziamenti con l’obiettivo di realizzare interventi al fine di vivere ed attraversare tali luoghi paesaggisticamente rilevanti. Il ponte ciclopedonale sul Chienti, opera finanziata ed in fase di realizzazione, la previsione di un percorso ciclopedonale che lega l’area della foce con i territori interni sia del Fermano che del Maceratese, numerose iniziative delle varie associazioni volte alla sensibilizzazione e alla conoscenza della realtà fluviale, sono oramai un patrimonio esistente che il territorio ha e che bisogna valorizzare. Occorrerebbe pertanto cogliere l’ordinanza del sindaco quale “anno zero” per una nuova modalità di percezione dell’ambiente che ci circonda e ci accoglie. Una volta individuato l’aspetto negativo bisognerebbe pertanto agire per far in modo che la soluzione di tale questione diventi un elemento ed un’azione positiva per l’ambiente ma anche per i suoi abitanti. La futura la bonifica dell’area dovrà essere intesa come primo passo per la realizzazione di un vero e proprio Parco del fiume Chienti laddove si snoderanno percorsi ambientali e storico architettonici dei comuni non solo costieri ma anche di quelli più interni».

È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp e Telegram dei quotidiani Vivere.

Per Whatsapp aggiungere il numero corrispondente alla città desiderata nella propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio "notizie on".

Per Telegram cercare il canale desiderato.






Questo è un articolo pubblicato il 10-06-2023 alle 15:30 sul giornale del 12 giugno 2023 - 206 letture

In questo articolo si parla di attualità, vivere civitanova, articolo, marco pagliariccio

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/ecE9





logoEV
logoEV
qrcode