Osimo: Tirreno-Adriatico, con Vincenzo Nibali per la presentazione della tappa osimana

«Osimo città del ciclismo», parola di Simone Pugnaloni. E dopo aver ospitato il traguardo del Giro d'Italia nel 2018, la Città tornerà al centro delle cronache sportive il prossimo 11 marzo, quando sarà teatro della sesta tappa della Tirreno-Adriatico, la tradizionale corsa ciclistica che quest'anno partirà da Camaiore (Lucca) e vedrà il proprio traguardo a San Benedetto del Tronto.
La conferenza
Tanti gli ospiti intervenuti durante la conferenza stampa di presentazione della Tappa, tenutasi sabato 28 gennaio presso la Sala Maggiore del Comune. L'attenzione, però, è stata catalizzata dal “campionissimo” Vincenzo Nibali, padrino d'eccezione. «È un orgoglio avere qui Vincenzo, un campione che ha praticamente vinto tutto», ha sottolineato il sindaco Pugnaloni. Nonostante la giovane età, infatti, Nibali è già entrato negli annali del ciclismo, diventando uno dei soli sette uomini al mondo ad aver vinto un Giro d'Italia, un Tour de France ed una Vuelta, il “grande Slam” della bicicletta. «Siamo di fronte ad un “campionissimo” trasparente» ha rincarato la dose il Prefetto Pellos, che ha poi voluto porre l'accento sul tema della sicurezza in strada dei ciclisti, siano essi amatoriali o professionisti. Un argomento, questo, particolarmente a cuore dell'organizzazione della Gara. “La sicurezza degli atleti non di discute, a costo di cambiare il percorso»: è inamovibile Gabriele Menghini, Gruppo RCS (organizzatore dell'evento).
La tappa
In programma per l'11 marzo 2023, la tappa osimana della Tirreno-Adriatico sarà tra le più difficili dell'intera competizione. Ed a dirlo non sono soltanto i dati forniti dagli organizzatori ma anche gli stessi ciclisti. Ad Osimo la carovana della Corsa arriverà dopo la scalata tra Morro d'Oro (Teramo) e Sarnano (Macerata). Il percorso prevede 194km da vivere col fiato sospeso, partendo da Osimo Stazione per “abbracciare” l'entroterra maceratese sino a Treia. Questo, almeno, per i primi cento chilometri. La parte restante della gara, invece, troverà in un anello tra Osimo Stazione ed il Centro storico il suo teatro. Per tre volte, infatti, i ciclisti percorreranno questa lingua d'asfalto di una trentina di chilometri. Sorprendente il dislivello: oltre tremila metri, il secondo più alto di tutta l'edizione '23 della Tirreno-Adriatico.
La pedalata
Dopo aver presentato il percorso alla cittadinanza, Vincenzo Nibali ha provveduto anche a darne dimostrazione pratica, guidando il gruppo di ciclisti che domenica 29 gennaio ha seguito l'anello osimano per scoprire i segreti e le ostilità della tratta. In sella alla sua bici elettrica, anche il sindaco Pugnaloni.
La Tirreno-Adriatica
Organizzata per la prima volta nel 1966, la Tirreno-Adriatico - che allora si chiama “Tre giorni del Sud” - può contare un attivo di 57 edizioni, con la 58esima che sarà proprio la 2023. Ed anche la data dell'11 marzo, quando la carovana arriverà ad Osimo, è importante ricordarla: proprio l'11 marzo del 1966, infatti, da Roma partì la prima edizione della Gara. Una corsa, questa, da sempre legata fortemente alle Marche: a partire dalle seconda edizione, il traguardo è sempre stato posto a San Benedetto del Tronto. Guardando all'albo d'oro della Tirreno-Adriatico, però, salta subito all'occhio l'assenza di un italiano sul gradino più alto del podio sin dal 2013, quando a vincere fu proprio Vincenzo Nibali (già vincitore dell'edizione 2012). Sarà questo l'anno del riscatto?