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Fano: Niente ‘botti’ né fuochi d’artificio fino al 6 gennaio, arriva l’ordinanza: controlli a tappeto e multe per i trasgressori

3' di lettura 29/12/2022 - Vietato far esplodere petardi, botti, spari e altri ‘artifici pirotecnici’. A sancirlo è l’apposita ordinanza firmata giovedì dal sindaco di Fano Massimo Seri, che proibisce – a certe condizioni – l’utilizzo dei classici fuochi d’artificio e di altri ‘sollazzi’ esplosivi fino al 6 gennaio.

Un provvedimento in linea con quanto già attuato gli scorsi anni a ridosso del Capodanno, per evitare conseguenze nefaste sia sugli umani sia sugli animali. L’ordinanza vieta l’esplosione dei prodotti sopracitati nei centri abitati, e comunque a distanza inferiore ai 300 metri dalle abitazioni, dai ricoveri di animali d’affezione o da allevamento, ma anche da fabbriche e altri stabilimenti. Divieto assoluto per gli artifici pirotecnici che superano la soglia dei 120 decibel.

Per i trasgressori sono previste sanzioni, salve le più gravi fattispecie penali e amministrative. Polizia locale e guardie zoofile vigileranno sul rispetto dell'ordinanza. Il sindaco ha chiesto al prefetto di valutare il coinvolgimento delle altre forze dell'ordine. I cittadini sono dunque invitati a preferire prodotti che valorizzino giochi di luce e che producano effetti scenici gradevoli e innocui.

Il proposito di fondo è di certo quello di garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti. Non meno importante, però, è la crescente sensibilità nei riguardi nel benessere animale. I nostri amici a quattro zampe – e non solo – hanno infatti un udito più sviluppato del nostro. Lo ricorda anche la stessa ordinanza: “Un cane – si legge nel documento - percepisce un rumore a una distanza quattro volte superiore rispetto a noi. Ma non è soltanto una questione di intensità del suono, bensì anche del tipo di frequenza. L'uomo avverte una gamma di suoni fino a 20mila hertz, il cane da 40mila a 46mila, i gatti a 70mila”. Al di là del fastidio, il pericolo è grave e concreto. I cosiddetti giochi pirotecnici scatenano negli animali paura e panico, inducendoli a reazioni incontrollate. Cani e gatti potrebbero scappare, perdendo l'orientamento e con il rischio di smarrirsi e vagare per strada esponendosi a incidenti, con gravi conseguenze per gli automobilisti oppure gettandosi nel vuoto se lasciati sui balconi.

E non è tutto. Nel migliore dei casi, siamo infatti abituati a considerare soltanto le conseguenze sui nostri fedeli amici a quattro zampe. Eppure l’Enpa, alcuni anni fa, ha dipinto la situazione in un modo ancora più preoccupante, estendendo il rischio – com’era ovvio – anche agli altri animali. “Negli uccelli, ad esempio, un botto causa uno spavento tale da indurli a fuggire dai dormitori e volare nel buio anche per chilometri – si legge in una nota del 2018 -, per poi andare a morire sfracellandosi su muri, alberi o cavi elettrici. Quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su qualche albero spesso muoiono assiderati per le rigide temperature invernali o per la mancanza di un riparo. E poi ci sono gli allevamenti, bovini, di cavalli o di conigli, dove lo spavento provocato dalle esplosioni può provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto”. Motivo per cui, ordinanza o meno, la cosa più civile da fare sarebbe quella di evitare di netto certi presunti ‘divertimenti’.

Segue il testo dell’ordinanza.








Questo è un articolo pubblicato il 29-12-2022 alle 18:54 sul giornale del 30 dicembre 2022 - 736 letture

In questo articolo si parla di cronaca, fano, capodanno, articolo, Simone Celli, divieto fuochi d'artificio

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