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Chiaravalle: sentenza Serrani Beccaglia, Feltri: "Propongo una colletta per il palpeggiatore"

Il momento del palpeggiamento a Greta Beccaglia 2' di lettura 29/12/2022 - Una sentenza "così assurda credo sia l'unica emessa dalla magistratura", scrive il direttore di Libero in un editoriale dedicato alla vicenda uscito su libero quotidiano qualche giorno fa.

Ricordate la vicenda della partita finita alla ribalta nazionale non tanto per motivi sportivi (Empoli - Fiorentina 2-1) quanto per un fatto accaduto alla fine, durante un'intervista andata in onda su Toscana TV della giornalista Greta Beccaglia? Andrea Serrani giovane chiaravallese, recatosi a vedere la partita, aveva allungato la mano sul fondoschiena della giornalista, durante la diretta del dopo partita (CLICCA QUI). Il processo a carico di Serrani si è concluso con la condanna ad un anno e mezzo di reclusione ed il versamento di 10 mila euro a favore di Greta Beccaglia, nonché una pari somma all'Ordine dei giornalisti di cui la vittima fa parte.

Feltri nel suo editoriale ricostruisce così la vicenda (CLICCA QUI), prima di concludere con il suo disappunto per la sentenza: “Andrea Serrani percorrendo un tratto di strada adiacente all’impianto sportivo, si imbatte in una bella cronista televisiva, e non resiste alla tentazione di allungare la mano e di toccarle fugacemente il deretano. Non l’avesse mai fatto. La ragazza strilla come fosse stata colpita dalla bomba atomica. Denuncia l’incauto palpatore, quasi fosse stata vittima di uno stupratore. L’uomo è stato giudicato quale delinquente e i magistrati lo hanno condannato a un anno e mezzo di reclusione. Come se non bastasse, egli dovrà versare 10 mila euro alla signorina, Greta Beccaglia, e una somma identica all’Ordine dei giornalisti, dato che il culo sfiorato dalle dita di Serrani appartiene ad una iscritta alla corporazione dei pennaioli. Una sentenza così assurda credo sia l’unica emessa dalla magistratura".

Feltri, non solo considera Andrea Serrani “colpevole di nulla” e quindi degno di aiuto attraverso una colletta, che lui stesso inizia versando 1000 euro, ma rilancia in maniera provocatoria nei confronti della giornalista palpeggiata: “Alla collega palpata siamo pronti a regalare un paio di mutande di ghisa”.

Il direttore del quotidiano nazionale Libero auspica che la vicenda giudiziaria finisca in appello così da rendere giustizia a chi, a suo dire, è colpevole di un gesto che al massimo può scatenare una risatina.


di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it





Questo è un articolo pubblicato il 29-12-2022 alle 15:42 sul giornale del 30 dicembre 2022 - 366 letture

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