Falà (PD): "Inaccettabile il blitz della destra marchigiana sui parchi regionali"

2' di lettura 23/12/2022 - La proposta di legge sui parchi regionali che la maggioranza vuole approvare a marce forzate con una infondata clausola di urgenza è sbagliata, dannosa e creerà solo problemi. Stravolge la governance dei parchi e tradisce lo spirito della legge 394/91.

Il testo presentato prevede una vergognosa lottizzazione dei Parchi regionali, che vedranno salire a 3 i componenti dei cda nominati dalla Giunta. Uno schiaffo ai Comuni e alle associazioni che si vedranno relegate a un ruolo di pura rappresentanza, in quanto le decisioni saranno prese sostanzialmente dalla Regione senza nessuna vera condivisione.

Inoltre, per quanto riguarda il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, la decisione di togliere la gestione all’Unione Montana dell’Esino-Frasassi per costituire un nuovo ente di diritto pubblico comporterà enormi criticità in quanto non sono state previste risorse per strutture e personale. Per meglio dire, non sono previste risorse, punto. Come si può creare un nuovo ente a invarianza finanziaria? Chi pagherà la nuova sede, il personale necessario, chi metterà i fondi per gli investimenti e le opere che erano sin qui state egregiamente realizzate dall’Unione Montana? La Giunta vuole fare “le nozze coi fichi secchi”.

Nonostante le critiche molto dure rivolte al testo da parte dei Presidenti dei Parchi e dell’Unione Montana, la maggioranza decide di andare avanti per creare nuove poltrone da gestire, ma senza finanziare adeguatamente i Parchi. Una decisioni inaccettabile sul piano del merito e del metodo. Così come riteniamo assurdo che la Terza Commissione sia stata impegnata in queste delicate settimane non a discutere il bilancio di previsione che sarà approvato la prossima settimane e dove scarsissimi sono i fondi per l’ambiente, ma a licenziare con la contrarietà delle opposizioni e dei rappresentanti dei Parchi regionali l’ennesimo atto di prevaricazione volto solo ad aumentare le poltrone a disposizione della maggioranza.