Gli auguri Presidente Dino Latini, " Per un natale di speranza E un 2023 di stabilità e solidarietà"

3' di lettura 22/12/2022 - “Il mio augurio è rivolto a tutti i marchigiani per un Natale di speranza e per un 2023 che sia di stabilità e solidarietà. Ne abbiamo bisogno”. Esordisce così il Presidente del Consiglio regionale nel suo messaggio di fine anno che affronta diverse tematiche.

Non manca di inviare “un pensiero alle tante povertà che sono intorno a noi e che non riusciamo o vogliamo riconoscere. Dobbiamo convincerci che più diamo agli altri più costruiamo noi stessi. Un pensiero che contempla i dimenticati, quelli a cui non si è in grado di dare un lavoro certo, una prospettiva di vita, i giovani che fanno le valigie per emigrare in cerca di fortuna che qui non hanno, come facevano i nostri nonni”.

Il Presidente fa riferimento “all’inverno demografico che ci sta distruggendo. Sarebbe importante che ci fosse un reddito per la gioventù, per coloro che hanno figli, dentro o fuori la famiglia tradizionale, con ogni tipo di convivenza o unione. Sarebbe segno non di assistenza, ma di prospettiva e di crescita. Speranze per le quali stiamo lavorando”.

C’è, poi, l’augurio rivolto alla Giunta regionale “costantemente impegnata – evidenzia Latini – su mille fronti, dall’alluvione al terremoto, dalla sanità alle opere pubbliche. Sta mettendo in gioco tutto l’impegno per cui è stata chiamata dai cittadini elettori. Stesso augurio va ai colleghi consiglieri, che compiono il loro servizio con abnegazione, passione e competenza e danno un buon esempio di come si rappresentano gli interessi collettivi dei marchigiani. E a tutti i dipendenti dell’Assemblea legislativa per la collaborazione svolta”.

Nel suo intervento il Presidente rivolge anche lo sguardo verso il futuro, convinto che “tanto c’è da fare rispetto alle attese dei marchigiani, che desiderano non solo politici migliori ma anche strutture amministrative efficienti e efficaci e fra queste quella dell’Assemblea legislativa. Il mio auspicio personale è che ci siano sempre meno correnti, meno appartenenze, più verità effettiva, un rapporto chiaro e leale, più disponibilità verso chi chiede notizie e aiuto. In fondo siamo chiamati a svolgere questo compito per tutti. Cosa costa rispondere a una telefonata, dare una risposta, fare una ricerca, porsi in modo diretto e vero? Io credo nulla.

Le persone devono essere prese per mano, accompagnate con competenza e passione verso le risposte che chiedono. Nessuno può e deve pensare che l’Assemblea legislativa sia qualcosa di impenetrabile, in cui pochi depositari del sapere possono decidere il futuro di tutti gli altri a loro piacimento. Se fosse così avremmo fallito”.

In chiusura Latini ribadisce che “l’Assemblea legislativa deve tendere a essere una casa di vetro, un luogo in cui l’azione amministrativa sia alla portata di tutti, non impedita alla prima richiesta, e in cui ci si muove con un solo linguaggio. Sono convinto, e comunque coltivo questo augurio, che in futuro ciò avverrà. Buon Natale”.