counter

Ancona: Ancona ha una nuova mensa della Caritas. A finanziarla le donazioni di privati e associazioni. Mons Spina: "Un dono della Provvidenza"

3' di lettura 15/12/2022 - La mensa della Caritas sarà ospitata in quella che fu la chiesa di Santo Stefano, abbandonata da 40 anni in seguito alla grande frana. Fin da Natale servirà 120 pasti al giorno, con la possibilità di arrivare a 200 coperti. In futuro la Diocesi ipotizza anche un dormitorio

Taglio del nastro pe la nuova mensa della Caritas che sorgerà in via Berti 2, a pochi passi dalla stazione di Ancona. Ad ospitarla la struttura della chiesa di Santo Stefano, abbandonata da 40 anni a causa della Grande Frana di Ancona (di cui proprio in questi giorni ricade l’anniversario).

Gli ospiti saranno infatti accolti in una prima sala con servizi e potranno poi accedere alla grande sala da pranzo (grande circa 250 mq, potrà ospitare circa 200 persone), dove è sistemato un banco self-service comunicante con una efficiente cucina industriale. La sala, illuminata e riscaldata, è dotata di un maxischermo tv con collegamento a Internet. Nella nuova mensa dunque non sarà dato solo il pasto, ma sarà un luogo di incontro dove ognuno verrà chiamato con il proprio nome, perché il cibo venga consumato nella relazione con chi lo prepara, lo serve, lo condivide nella fraternità. A dare corpo, anima e calore all’ambiente saranno quindi i volontari, chiamati a svolgere le mansioni di supporto alla consumazione del pasto e ad animare i momenti vissuti nella struttura.

“Questa mensa è un dono della Provvidenza” osserva l'Arcivescovo Angelo Spina, andando poi a spiegare “Quando ho sottoposto questa idea era tutto d’accordo, ma di soldi per realizzarla non ce n’erano”. Poi donazione dopo donazione, con lo stupore dello stesso Monsignore, si è arrivati al raggiungimento della sorprendete quota di 700 mila euro. La somma all’epoca avrebbe coperto tutti i lavori, ma nei due anni necessari alla realizzazione l’inflazione ha fatto aumentare i costi, che sono stati comunque coperti.

In una targa, scoperta durante l’inaugurazione, sono ricordati in segno di ringraziamento coloro che hanno donato un contributo, tra cui Ottavio Ferretti (donazione testamentaria di 368mila euro), una persona che vuole restare anonima (250mila euro), GVV Sezione Marche – gruppo di Ancona (donazione lascito testamentario della volontà di Virginia Cellini Lucentini di 150mila euro), una comunità religiosa (100mila euro), O.R.D.O. (100mila euro), IKEA Italia Retail vendita di Ancona (donazione di 35 tavoli e 140 sedie).

La nuova mensa Caritas diocesana porterà il nome del Beato Gabriele Ferretti e del diacono Santo Stefano, a cui la chiesa venne precedentemente intitolata. «La nuova mensa è una stella di Natale che si accende nella città di Ancona per fare luce – dichiara Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo – convinti che la pace nasce dalla condivisione di un unico pane. C’è una pagina del Vangelo di Luca (Lc 9,12-17) che scuote le nostre coscienze, in cui leggiamo che Gesù non manda a casa la folla, ma invita gli apostoli: “Dategli voi stessi da mangiare”. L’evangelista racconta come Gesù prese i cinque pani e i due pesci, li spezzò, li diede ai suoi discepoli, sentendo compassione per la grande folla che lo seguiva. Il vero miracolo non consiste nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma nella condivisione. Di fronte alla logica che ognuno pensi a sé, Gesù risponde con quella del creare ponti condividendo ogni cosa, anche il pane, per crescere insieme».


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-12-2022 alle 21:47 sul giornale del 16 dicembre 2022 - 180 letture

In questo articolo si parla di cronaca, ancona, Filippo Alfieri, comunicato stampa, mensa caritas ancona, nuova mensa caritas ancona, mon angelo spina, mensa del povero ancona, mensa santo stefano, mensa beato gabriele ferretti

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/dILb





logoEV
logoEV
qrcode