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Ancona: La cura dell’ambiente ad Ancona e sul Conero fa “Sistema”: 9 i partner per innovazioni e sviluppo sostenibile

8' di lettura 30/11/2022 - Si sono riuniti attorno al bando della Fondazione Cariverona i 9 partner che realizzeranno nuovi innovativi progetti all’insegna della sostenibilità, per sperimentare sul territorio un diverso approccio a natura

La riscoperta della piccola pesca artigianale, il recupero dei capi resi sterili dalla chimica della agricoltura moderna tramite gli amici lombrichi, la creazione di una fattoria didattica in pieno centro storico, pratiche di turismo sostenibile, riscoperta del territorio e tanta divulgazione, soprattutto alle nuove generazioni.

Un vero Sistema, quello che dà nome al progetto presentato in comune nella mattina di mercoledì, che vede 9 associazioni operanti tra Ancona e il Monte Conero collaborare per un futuro più verde, ma anche più blu.

Alla presentazione del bando Habitat della Fondazione Cariverona i soggetti del territorio di ancona e della Riviera del Conero avevano già pronte delle importanti esperienze dal presenta, rese uniche dalla possibilità di mettere in rete. Nasce così il progetto Sistema - La cura ambientale come leva di sviluppo sostenibile.

«Nel progetto sono coinvolti partner pubblici e privati, con i comune di Ancona a fare da capofila e coordinazione- spiega l’assessore all’ambiente del comune di Ancona Michele Polenta - Il progetto Sistema sta per diventare una realtà, tutti i partner sono pronti a partire con i loro progetti e credo che il valore aggiunto risieda proprio in questa collaborazione poliedrica, preparata in modo scientifico e strutturato, che potrà quindi valorizzare a trecentosessanta gradi le dinamiche di sviluppo del nostro ambiente e la qualità della vita di tutti noi».

Paolo Marasca, assessore alla Cultura del Comune di Ancona, afferma: "Il nome di questo progetto dice tutto: sistema. Il nostro rapporto con il pianeta migliora. Solo se agiamo come sistema, non a compartimenti stagni. Cultura, educazione, produzione, turismo devono convergere sempre in un approccio ecologico".

Grazie al contributo della Fondazione Cariverona, col progetto Sistema le realtà coinvolte metteranno a frutto una serie di innovazioni centrate sulla cura del rapporto ancestrale terra mare, così forte nella natura del Monte Conero, e che diverranno nuove leve per la valorizzazione ecosostenibile del territorio.

I PROGETTI

Il Parco del Conero si occuperà della diffusione di pratiche ecologiche di gestione volte all’aumento della fertilità del terreno. In particolare, in venti aziende agricole dell’area protetta verranno sperimentate pratiche agronomiche innovative rivolte ad aumentare l’humus nel terreno. La sperimentazione prevede anche l’acquisto di alcuni macchinari agricoli da utilizzare nelle aziende per interrare la paglia o altro materiale compostabile. Inoltre l’Ente Parco entro il 2022 completerà il potenziamento del Centro Visite Ente Parco col recupero del “Teatro del Conero” che può ospitare sino a mille spettatori, mentre entro il 2023 realizzerà interventi per favorire la salvaguardia della biodiversità locale rispetto alle specie aliene ed invasive tramite il rinnovamento dei due centri di accoglienza delle tartarughe di terra e d'acqua dolce nel cortile della sede del Parco. “Siamo particolarmente soddisfatti che ancora una volta la Fondazione Cariverona si sia dimostrata attenta e disponibile a sostenere un progetto che riguarda molti partner del territorio come il progetto Sistema – spiega Daniele Silvetti, Presidente del Parco del Conero – e che per noi tocca aspetti fondamentali per l’attività dell’Ente parco come quelli legati all’agricoltura, alla promozione e valorizzazione e alla tutela della fauna”.

Il CNR – IRBIM di Ancona, l'Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è il partner scientifico istituzionale di Sistema e partecipa con una serie di azioni che puntano a rivalutare il comparto della pesca artigianale delle coste. Saranno direttamente coinvolti gli operatori della piccola pesca così da formarli sull’adozione di attrezzature che, sulla base delle evidenze scientifiche, meno impattano sull’ambiente. E verrà intrapreso un percorso di consolidamento del marchio QM – Qualità garantita delle Marche per favorire la cultura di un prodotto ittico a filiera corta di elevato valore e fondato su tecniche di pesca sostenibili. Strumenti in grado di portare risorse in più al settore ittico, in sofferenza per il calo delle risorse e per la crisi energetica. Il CNR – IRBIM con il coinvolgimento di un campione di imbarcazioni della piccola pesca, mediante l'adozione di pratiche o attrezzi da pesca sempre meno impattanti sull'ambiente, svilupperà una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento diretto degli operatori con lo scopo di favorire la penetrazione delle pratiche e tecniche proposte, fino alla persuasione degli operatori circa i vantaggi del loro utilizzo.

CSV Marche EtsCentro Servizi per il Volontariato delle Marche realizzerà una serie di attività di sensibilizzazione nelle scuole di Ancona, Sirolo e Numana, così da coinvolgere i giovani in una mappatura di spazi e luoghi che potrebbero essere oggetto di recupero e restituzione alla comunità attraverso azioni di pulizia, cura del verde e del bene comune. Inoltre collaborerà con Polo9 nelle attività di rete e scambio di buone pratiche con realtà del Terzo settore che in Veneto promuovono azioni analoghe a quelle di Sistema.

Il percorso della cooperativa Polo9 è orientato a creare nuove possibilità lavorative per i giovani. Rispetto all’educazione e alla formazione, si realizzeranno laboratori didattici in sinergia con Yo - Your Opportunity per le nuove generazioni e gli utenti accolti nei servizi di Polo9 per minori, anche stranieri non accompagnati. Previsto anche uno scambio di buone prassi e networking con una rete di enti veneti conosciuti da Fondazione Cariverona e con i quali Polo9 ha già in essere progettualità, per una crescita di competenze e una sinergia di intenti.

L’associazione Casa delle Culture assieme all’associazione Il Pungitopo promuoverà delle attività di sensibilizzazione ambientale che avranno luogo soprattutto lungo il percorso Direzione Parco, il sentiero che collega il quartiere di Vallemiano con il Parco del Conero. Qui tra passeggiate pubbliche e iniziative aggreganti, sarà valorizzato il patrimonio naturalistico in contesto urbano, verranno installati dei nidi artificiali e dei cartelli informativi sulle caratteristiche arboree e faunistiche della zona.

La cooperativa HORT potrà potenziare le attività educative proposte già da anni all'interno del Parco del Cardeto. Il progetto prevede infatti l'allestimento di nuovi spazi in chiave didattica all'interno dei locali delle Casermette e la realizzazione, nelle aree verdi di pertinenza della struttura, di una fattoria urbana attraverso l'installazione di orti sociali e l'adozione di animali da cortile. L'obiettivo è quello di creare un polo di riferimento didattico, culturale e ricreativo per la città ed il territorio in materia di sostenibilità ambientale e buone pratiche in agricoltura, anche attraverso lo sviluppo di attività di agricoltura sociale. La fattoria sarà organizzata per accogliere diverse tipologie di utenti (studenti, longevi, soggetti con abilità differenti) al fine di aumentare l'inclusione sociale e il loro benessere psico fisico."Attraverso Sistema, la HORT ha l'opportunità di creare una fattoria urbana e di sviluppare ulteriormente il Centro di Educazione ambientale all'interno del Parco del Cardeto - spiega Martina Perugini, presidente della cooperativa - Il progetto inoltre mira a creare attività didattiche, ricreative e terapeutiche per le scuole, la cittadinanza e le associazioni che operano nel sociale. Infine la fattoria urbana sarà un ulteriore punto di connessione e di incontro per divulgare tematiche scientifiche e tecniche di un'agricoltura sociale e sostenibile calata sul nostro territorio".

L’aps Scholanova di Varano avrà la possibilità di potenziare L’Alveare di Varano, ex laboratorio ceramico della frazione che diverrà anche centro per la formazione, divulgazione e progettazione di buone pratiche d’apicoltura. L’Alveare di Varano sarà il punto di raccordo e di riferimento del “Sentiero della api”, progetto integrato all'Alveare e che sarà un percorso pedonale naturalistico e integrato nell’ecosistema, segnato da cartelli informativi, che connetterà le zone verdi di Ancona con il parco del Conero e che diverrà una risorsa per progetti didattici mettendo in relazione tra loro i vari apicoltori dell’area naturalistica. Lungo il sentiero verranno disseminate anche statue in pietra, legno e ceramica di recupero. Ilse-Maria Ratsch, presidente dell’associazione Scholanova di Varano, spiega: “Il progetto Sistema prevede percorsi verso una riconversione ecologica della nostra società e con il nostro progetto vorremmo aprire ‘Porte’ ai cittadini per integrarsi con il sistema rurale, agricolo e delle aree ‘protette’ del Parco del Conero passando attraverso corridoi verdi urbani, orti e giardini urbani, alla scoperta delle produzioni gastronomiche in una rinnovata coscienza dei sapori del luogo”.

L'organizzazione culturale Sineglossa pubblicherà una nuova guida della collana Nonturismo, edizioni Ediciclo, dedicata ad Ancona, curata dallo scrittore Wu Ming 2 e da una redazione di comunità formata da abitanti del luogo con l'incursione di artisti, creativi, economisti, urbanisti, botanici, storici. Lo scopo è far affiorare e presentare ai viaggiatori elementi d’unicità del territorio attraverso narrazioni letterarie, esercizi allo sguardo, illustrazioni visionarie e immagini del passato. Non solo, ispirandosi ai temi emersi durante gli incontri di redazione della guida Nonturismo Ancona, saranno creati quattro itinerari dove artisti visivi internazionali realizzeranno opere di land art.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it











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