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Ancona: Quella volta che il Re d’Inghilterra fece il bis di moscioli a Portonovo

4' di lettura 09/09/2022 - Era il 1988 quando l’allora Principe Carlo d’Inghilterra cenò nel ristorante Emilia di Portonovo su invito dei Conti Leopardi. Il ricordo di Federica Rubini: “Che eleganza dal vivo. Una figura di grande fascino e molto sottovalutata”

Con il cuore pesante per la scomparsa della amata Regina d’Inghilterra Elisabetta II, non possiamo non pensare ai legami del nostro territorio con la famiglia reale. In particolare si ricorda ancora con affetto e stupore la visita privata nelle Marche e a Portonovo dell’allora Principe di Galles Carlo, da poche ore succeduto a sua madre come Re Carlo III d’Inghilterra.

Era il maggio 1988 quando Carlo III ospite dei Conti Leopardi, venne in visita privata nelle Marche e per iniziativa della Contessa Anna, fu portato ad assaggiare gli spaghetti con i moscioli e la frittura di mare del Ristorante Emilia a Portonovo. «Una persona con un fascino ed un’eleganza incredibile- ricorda Federica Rubini del Ristorante Emilia- Emanava veramente un’aure di regalità e charme. Non lo dimenticherò mai».

LA PREPARAZIONE

Una esperienza inedita e inaspettata, che vide un’organizzazione dedicata ad accogliere il rappresentante della casa reale: «La Contessa ci aveva avvisato della visita due mesi prima. Mia madre Marisa non ci poteva dire chi sarebbe venuto, ma aspettavamo una grande personalità e solo pochi giorni prima scoprimmo che si trattava del Principe Carlo. Ci aiutò mio cugino Riccardo che gestiva l’Hotel Emilia e che era abituato a ricevere personalità di alto livello. Per l’occasione il ristorante fu chiuso ed essendo una piovosa giornata di maggio erano state preparate due tavole, una all’interno ed una all’esterno, dove il Principe decise di mangiare. Al servizio eravamo una decina di persone, quasi tutti di famiglia come ci era stato richiesto per motivi di sicurezza. Avevamo guanti bianchi ed uniformi solo per l’occasione».

Anche le forze di Polizia si mobilitarono: «Mi resi conto veramente della portata dell’evento solo quando arrivarono le forze dell’ordine. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza chiusero tutta l’area nei pressi del ristorante. Arrivarono anche fotografi e giornalisti, ma non si poterono avvicinare».

UNA FIGURA SOTTOVALUTATA

«Quando Carlo arrivò fu un’emozione incredibile. Era presente una rappresentanza dell’aristocrazia locale e italiana, che lo aveva invitato a visitare le Marche, ma anche in quel contesto risaltava per eleganza e portamento». La visita ricorda Federica Rubini avvenne in un periodo in cui si stavano formando i primi nuvoloni sulla relazione tra il Principe Carlo e Diana. La Principessa infatti era rimasta in Inghilterra, suscitando la curiosità delle riviste scandalistiche che si chiedevano cosa ci facesse Carlo da solo nelle allora sconosciute Marche.

«Allora la figura di Carlo ci veniva presentata dai media come quella di un uomo “sfigato”, invece fin da subito abbiamo avuto tutti l’impressione completamente opposta. È un uomo di grande charme e fascino. Da lui veniva veramente un’aurea di eleganza e regalità». Tuttavia Carlo si dimostra anche molto alla mano, infrangendo il rigido protocollo per salutare personalmente tutto lo staff di Emilia: «Secondo il protocollo noi non gli potevamo parlare né rivolgere la parola. Fu lui che di sua iniziativa volle salutare tutto lo staff, dalla sala alle cucine. Acconsentì in quel momento anche a scattare una foto con mia madre Maria Luisa».

CARLO III E I MOSCIOLI

Anche a tavola Carlo fece onore al territorio marchigiano. Se da una parte dimostrò la propria moderazione nel consumo di vino, assaggiando solo un sorso per ogni bottiglia della ricca selezione che l’ospite, Anna Leopardi, aveva preparato per l’occasione, dall’altra, il Principe del Galles tradì una predilezione per il “Re di Portonovo”: «Nel menù era previsto un antipasto, spaghetti con i moscioli e una frittura di pesce. Il principe dimostrò di gradire tutto, ma in particolare chiese il bis degli spaghetti con i moscioli. Una cosa assolutamente non prevista secondo il protocollo e l’etichetta della casa reale. Una dimostrazione di gradimento che ci lasciò molto colpiti e orgogliosi».

Quello stesso principe è oggi il Re d’Inghilterra Carlo III. «Non sto ancora realizzando di aver ospitato un Re- osserva Federica- sono stata molto colpita dalla scomparsa della Regina Elisabetta, una donna incredibile e irremovibile. Ora sto ricevendo tante chiamate e inizio a capire che quell’uomo, all’epoca così sottovalutato, è oggi Re».

La prossima volta che starete arrotolando una generosa forchettata di spaghetti ai moscioli, magari proprio da Emilia, potrete dire con ogni diritto: «Questo sì, che è un piatto da Re!».


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questa è un'intervista pubblicata il 10-09-2022 alle 12:52 sul giornale del 10 settembre 2022 - 1781 letture

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