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Pillola RU486, Bora (PD): "Le Marche peggio del Texas"

2' di lettura 07/06/2022 - Durante il Consiglio Regionale odierno, è stata discussa l'interpellanza del Gruppo PD Marche su “Somministrazione pillola RU486: accesso, modalità e settimane di gestazione”.

Le linee guida del Ministero della Salute, emanate il 12 agosto 2020 sulla base delle raccomandazioni dell'OMS e del parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità, sono chiarissime: l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico può essere effettuata fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di gestazione presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all’ospedale ed autorizzate dalla Regione, nonché consultori, oppure day-hospital.

Eppure, Regione Marche continua a ostinarsi a non volerle recepire, non permettendo la somministrazione della pillola RU486 nei consultori e restringendo a sole sette settimane (49 giorni) di età gestazione il limite massimo per effettuare l'interruzione volontaria di gravidanza.

Mentre in altre Regioni, come il Lazio, l'Emilia Romagna, la Toscana, si rispetta alla lettera il dettato ministeriale, nelle Marche le donne continuano a godere di meno diritti.

Evocando le ragioni dell'“etica cristiana”, emulando il governatore del Texas Greg Abbott (che ha liberalizzato al massimo le armi e allo stesso tempo ridotto la possibilità di abortire entro la sesta settimana), Saltamartini ha adottato un atteggiamento antiscientifico, antilegalitario, regressivo e retrogrado, generando intollerabili discriminazioni tra territorio e territorio.

Ne risulta che, per esempio, mentre una donna di Gabicce Mare (provincia di Pesaro Urbino) potrà effettuare una interruzione volontaria di gravidanza tramite RU486 solo ed esclusivamente in Ospedale e fino alla settima settimana di amenorrea, una donna di Cattolica (Emilia Romagna) potrà effettuare la medesima interruzione volontaria di gravidanza tramite RU486 anche in un consultorio familiare della propria Regione e fino alla nona settimana di amenorrea.

Una vergogna e uno scandalo inaccettabili: per l'ennesima volta, abbiamo potuto constatare che questa è la Giunta dei fondamentalisti, dei fanatici “no-choice” (altro che “pro-life!”), dei trumpiani, dei reazionari più retrivi.


da Manuela Bora
Consigliera regionale del Partito Democratico 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-06-2022 alle 16:53 sul giornale del 08 giugno 2022 - 301 letture

In questo articolo si parla di attualità, politica, bora, manuela bora, comunicato stampa

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