counter

Fermana, serie C sempre più lontana. Tubaldi nuovo Dg-Ds ?

4' di lettura 03/06/2022 - FERMO - Domani saranno trascorse tre settimane dalla retrocessione della Fermana in serie D dopo la sconfitta nei playout a Viterbo. 21 giorni di silenzio assordante: a parte un comunicato di circostanza emesso dalla società tre giorni dopo la sconfitta, si brancola nel buio più completo. Tifosi e sindaco chiedono chiarezza.

In seno al club gialloblù ad oggi non esistono programmi anche perché non c'è neanche un vero piano finanziario per stabilire che tipo di stagione potrebbe fare la Fermana l'anno prossimo.

Come abbiamo già detto esiste la possibilità di una domanda di ripescaggio onerosa (costi: 450mila euro cash compresi i costi di iscrizione vera e propria in serie C, più due fideiussioni di 600mila euro per un impegno totale di poco più di un milione) oppure la domanda di riammissione non onerosa per completamento organici nel caso in cui qualche squadra che ha diritto di iscriversi in serie C non lo faccia per altri motivi.
Ad oggi la società più rischio sembra essere il Teramo per i noti motivi giudiziari, ma nella graduatoria delle società riammissibili gratuitamente la prima è la Pistoiese che ha concluso il campionato con un punto in più nelle classifica finale rispetto alla Fermana (36 contro 35, le altre sono tutte più dietro), quindi per far rientrare la società gialloblù occorrerebbe almeno un altro forfait oltre a quello degli abruzzesi, visto che la Pistoiese proporrà di sicuro la domanda di riammissione gratuita (il ripescaggio gli arancioni non lo possono chiedere avendone già usufruito un anno fa).

Ma aldilà di tutto ciò, in questo momento il reale problema che stanno affrontando i soci della Fermana è calcolare preventivamente e pianificare le possibili risorse a loro disposizione per la prossima stagione sportiva 2022/23.
In soldoni: sarebbe inutile chiedere la riammissione o il ripescaggio in serie C (in questo secondo caso spendendo anche tanti soldi) se poi non ci sono i mezzi per fare un decoroso campionato di serie C che come abbiamo visto è molto costoso e complicato.

In questi giorni i soci in realtà non è che stiano fermi: si riuniscono, valutano, incontrano anche il sindaco. Tra i soci non c'è più, già da qualche anno, Maurizio Vecchiola che di questa società è stato fondatore, presidente e patron, anche se l'imprenditore sembra che garantisca ancora un appoggio esterno quantomeno per la prossima stagione, ma senza più interessarsi delle vicende societarie, né sportive della squadra e non vuole più ricoprire alcun ruolo operativo in società.

La Fermana oggi in sostanza è nelle mani dei soci di maggioranza costituiti dalla famiglia Simoni (il padre Umberto, presidente, e i figli). Inoltre tra i soci di minoranza resta anche Fabio Massimo Conti che di questa società è stato per tutti questi nove anni direttore sportivo e generale.
In merito alla figura di Conti, una delle più criticate in questi ultimi mesi, può darsi pure che per manifestare esternamente la volontà di una svolta concreta la società decida di non rinnovare l'incarico di dirigente che potrebbe essere affidato ad Andrea Tubaldi il cui nome è tornato a girare in queste ultime ore dopo il suo incarico di responsabile del settore giovanile alla Fermana negli anni scorsi dal 2018 fino al 2020 (nella foto di copertina, Tubaldi è a destra, accanto al presidente Simoni).
Conti resterebbe solo socio di minoranza? Con quali incarichi? Uno come lui sarebbe disposto ad estraniarsi completamente dal calciomercato e degli aspetti organizzativi che sono la sua vita? Oppure lascerebbe la Fermana?

Dai commenti sui social i tifosi sono amareggiati e molto arrabbiati per questo silenzio che, purtroppo per loro, probabilmente si protrarrà ancora per qualche settimana.
Anche il sindaco Paolo Calcinaro fa sapere che si attende "che la società manifesti prima possibile le proprie intenzioni e i propri programmi, basati su un piano finanziario reale e ragionato da condividere anche con l'amministrazione comunale e con la tifoseria". Tra l'altro la Fermana ha in gestione le strutture del centro sportivo ex Cops e anche sotto quel profilo il Comune attende lumi.

La prima scadenza ufficiale (e l'unica certa per la Fermana ) sarà quella per inoltrare la domanda di iscrizione in serie D (costi: 19mila euro di tasse di iscrizione e fideiussione di 31mila euro; l'anno scorso ci fu una finestra temporale tra il 15 e il 22 luglio). Solo fatto questo si potrà eventualmente anche proporre la domanda di riammissione gratuita in serie C per completamento organici oppure la domanda di ripescaggio onerosa in C.

Ma se nel frattempo non si saranno trovate le risorse per fare almeno un decoroso campionato di serie C, o non arrivi un “cavaliere bianco” ad aiutare l'attuale compagine societaria, non è affatto escluso che la società deciderà direttamente per il più modesto campionato nazionale dilettanti rinunciando a sfruttare qualsiasi possibilità di rientro nel professionismo.

ARTICOLI CORRELATI

https://www.viverefermo.it/2022/05/16/fermana-quale-futuro-societario-subito-chiarezza/2100181414/

https://www.viverefermo.it/2022/05/15/per-la-fermana-a-viterbo-arrivano-sconfitta-e-retrocessione-in-serie-d/2100181280/




Paolo Bartolomei


Questo è un articolo pubblicato il 03-06-2022 alle 15:42 sul giornale del 04 giugno 2022 - 229 letture

In questo articolo si parla di sport, fermana, paolo bartolomei, ripescaggio, articolo, riammissione, andrea tubaldi

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/c0xK





logoEV
logoEV
qrcode