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Ancona: Nicola Gratteri Dottore Honoris Causa in Management and Law alla Politecnica delle Marche. Gratteri: “Europa assente sul tema delle mafie, teniamoci stretti le nostre leggi”

5' di lettura 23/05/2022 - Il Magistrato calabrese omaggiato nella Giornata Nazionale per la Legalità, presso l’Università Politecnica delle Marche con il primo dottorato ad Honorem mai assegnato dall’ateneo dorico. Grattieri: “A chi si trova in condizione di fallire o rivolgersi all’usura suggerisco di fallire”. Gregori: “Il nostro sostegno va a chi combatte la mafia”

È stato conferito nel pomeriggio di lunedì il Dottorato di ricerca Honoris Causa in Management and Law al Dott. Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro. Una giornata ricca di significato, poiché ha coinciso con la celebrazione della Giornata Nazionale per la Legalità, segnata quest’anno dalla ricorrenza del trentennale delle stragi che videro uccisi dalla Mafia i giudici Falcone, Borsellino assieme alle loro scorte.

Una data che la Politecnica delle Marche ha voluto celebrare e fare propria, con lo spirito educativo che non abbandona mai gli ambienti dell’Università. «I nostri atenei formano professionisti, ma prima di tutto formano persone» ha ricordato il magnifico Rettore Gian Luca Gregori, nell’aula magna della facoltà di economia Giorgio Fuà.

Un riconoscimento quello di cui il Procuratore Gratteri è stato insignito che deriva tanto dalle sue doti umane di servitore dello stato, quanto come riconoscimento della sua attività didattica e scientifica non solo in giurisprudenza. La capacità di “seguire i soldi” e i “metodi di impresa” delle organizzazioni criminali, prima tra tutte la ‘Ndrangheta, è proprio la peculiarità che ha reso il magistrato catanzarese tra i più efficaci nel contrasto ai traffici criminali. Abilità che Nicola Gratteri si è trovato a “scontare” con una vita sotto scorta dal 1989.

Il Rettore Prof. Gian Luca Gregori ha sottolineato che il conferimento «vuole essere il riconoscimento di una carriera brillante volta al contrasto della criminalità organizzata, della generosità di un Uomo che con passione, disponibilità, impegno e sacrificio ha dedicato un’intera vita alla Legalità ed oggi una testimonianza di vicinanza e di supporto alla Sua persona».

La Coordinatrice del Dottorato di Ricerca Prof.ssa Caterina Lucarelli ha specificato come il Ph.D. sia il più alto livello di formazione accademica in Italia, rappresentando il terzo ciclo della Formazione Superiore con l’obiettivo di preparare alla metodologia per la ricerca scientifica avanzata. La scelta di attribuire al Dott. Nicola Gratteri il titolo di Dottore di Ricerca è il risultato di un’attenta valutazione da parte del Collegio Docenti, fondata su due criteri, ovvero che si sia svolta attività di ricerca, ovviamente operativa e che quest’ultima ravvisi i tratti di interdisciplinarità che caratterizzano il Dottorato. Il Magnifico Rettore ha concluso: «è con sentimenti di orgoglio e di stima che accogliamo il Dottore di Ricerca Nicola Gratteri nella nostra Comunità Accademica».

«TENIAMOCI STRETTI LE NOSTRE LEGGI, NATE DAL SANGUE DEI MARTIRI»

Il Procuratore Nicola Gratteri ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “La nostra lotta contro la ‘Ndrangheta”. Un intervento dai toni anche polemici, di chi ogni giorno combatte un nemico potente, senza poter contare sull’aiuto che ci si aspetterebbe dalle istituzioni, prima di tutto europee.

«io sono per una Europa dei cittadini, un’Europa Federale- premette il magistrato- ma questa Europa ha favorito solo le mafie. Oggi la regione più mafiosa d’Italia è la Lombardia e il secondo stato più mafioso d’Europa la Germania. Questo perché le mafie vanno là dove ci sono i soldi. L’Europa è disposta a discutere solo di Economia e non di riciclaggio, associazione a delinquere e riciclaggio. Mancanze che oggi iniziano a farsi sentire. In Olanda ci sono stati tre omicidi legati alla criminalità organizzata ed è accertata la presenza di Ndrangheta, Maffia Nord africana e mafia albanese».

Resta però l'Italia il primo Paese per la presenza di mafie e non si deve assolutamente abbassare la guardia: «Questi due anni di covid sono stati due anni di shopping per la criminalità. Se ci accorgiamo che dove dovrebbero esserci 2 supermercati ce ne sono 4 o 5, è probabile che i supermercati in più siano utilizzati per fare riciclaggio. La Mafia è sempre interessata ad acquisire nuove attività, per questo a chi si trova nelle condizioni di fallire o rivolgersi agli usurai, consiglio di fallire. Chi fallisce può ricominciare da zero. Con gli usurai della mafia inizia una lente agonia che porta a perdere tutto, anche gli affetti».

A rendere meno evidente l’azione, pure così pervasiva, delle attività criminali è il calo degli omicidi rispetto agli anni delle stragi. Una fattore che non deve far sottovalutare la pericolosità della Mafia. «Oggi è più probabile essere uccisi dal compagno o dalla compagna che dalla mafia. La mafia non uccide più perché basta l’intimidazione e la minaccia- spiega il procuratore Gratteri- oggi percepisco un abbassamento dell’Etica. Una volta la genti si toglieva la vita per un avviso di garanzia, oggi si risponde a tono sulla stampa. Corrompere, soprattutto per le mafie è diventato più facile e meno costoso».

Deve partire anche e soprattutto dai cittadini lo spirito di onestà e legalità che è alla base della lotta alla mafia. Uno spirito che va rinforzato e rinnovato anche in giornate come questa, esportandolo in un’Europa che non sa o non vuole vedere un problema che ormai le appartiene. «L’UE è ossessionata dalla privacy, dai diritti di chi delinque e perde ogni occasione per fare normative adeguate. L’Italia non riesce ad avere nessuna influenza in Europa. Oggi anche in Italia dicono tutti di essere contro la mafia, ma il Governo di larghe intese attuale sta mettendo in discussione quello che è stato fatto negli ultimi 30 anni. Teniamo strette invece quelle leggi, nate dal sangue dei Martiri, sull’onda dell’indignazione per le stragi di Capaci e via D’Amelio».


   

di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 23-05-2022 alle 19:51 sul giornale del 24 maggio 2022 - 211 letture

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