Jesi: lo storico Albergo Italia acquistato dal Consorzio Agrario

Il Consorzio Agrario di Ancona ha formalizzato l’acquisto dell’Albergo Italia di Viale Trieste. La struttura ricettiva, che ha rappresentato nel corso del secolo scorso una pietra miliare dell’ospitalità in città, era ormai chiusa da diverso tempo.
La proprietà ha accolto la proposta del Consorzio Agrario di Ancona che, dal canto suo, con questa acquisizione, va a completare l’ultimo tassello di un quadrilatero in proprietà che si sviluppa sui circa 19 mila mq. ricompresi tra Via Ricci, Viale XXIV Maggio, Viale Trieste e stazione ferroviaria.
“L’operazione - ha spiegato il presidente del Consorzio Agrario di Ancona, Alessandro Alessandrini - si inquadra in una scelta strategica che punta da un lato a riunificare sotto un’unica proprietà i vari fabbricati esistenti, dall’altro a restituire all’Albergo Italia la sua originaria destinazione, ma con una finalità aggiuntiva.
Al piano terra, infatti, è allo studio un progetto che punta ad una ristorazione legata alle tradizioni e alle tipicità del nostro territorio, con spazi per la loro piena valorizzazione. Si tratta di quelle produzioni con le quali il Consorzio Agrario di Ancona si misura quotidianamente nel suo ruolo di fornitore di beni e servizi alle imprese agricole a cui poi ritira cereali e oleaginose per la loro commercializzazione.
Sarà un progetto che coinvolgerà più professionisti e per il quale, a tempo debito, presenteremo le linee di indirizzo”.
L’Albergo Italia manterrà la sua denominazione originale nel rispetto della storia della struttura e del contesto in cui si inserisce. Con una superficie lorda di circa 800 mq., l’edificio è distribuito su quattro piani, di cui due destinati a camere.
Circondato dagli edifici del Consorzio Agrario di Ancona, la scelta più logica è stata quella di portare l’immobile nel contesto di questa società cooperativa che è un fiore all’occhiello dell’agricoltura regionale. Il Consorzio, che ha la sua sede principale proprio in Viale Trieste, è infatti l’unico che ha mantenuto la propria autonomia tra quelli marchigiani ed è caratterizzato da ben 35 tra agenzie e sedi distaccate, distribuite su tre province.
Esclusivista dei primari marchi di macchine agricole e prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio, è anche il più grande centro di raccolta cereali, con una capacità di ammasso che si avvicina ad un milione di quintali.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-05-2022 alle 19:20 sul giornale del 02 maggio 2022 - 178 letture
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