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eSports: sai cosa sono?

3' di lettura 12/03/2022 - È molto probabile che, al giorno d'oggi, navigando in rete oppure accendendo la televisione, si possano trovare tutte le notizie, le statistiche, gli approfondimenti, le anticipazioni ed i commenti sulle varie discipline sportive che si praticano in tutti gli angoli del globo terracqueo. Stessa cosa dicasi anche per quelle più “stravaganti” e recenti.

Ma nel panorama dello sport non c'è solo spazio per gli sport più “tradizionali” come il calcio, la pallavolo, l'equitazione, il nuoto, il tennis, il rugby, la pallamano, il tiro con l'arco, l'atletica, gli sci e così via. Eh no, da qualche anno a questa parte il mondo dello sport in generale sta diventando sempre meno “fisico” e più “virtuale”.

In che maniera direte voi? Ottima domanda, diciamo noi, e vi rispondiamo con gli eSports ovvero gli sport elettronici. Tratti dall'espressione inglese “electronic sports”, questi altro non sono che una maniera molto più competitiva e professionale di giocare ai videogiochi più in voga del momento. Ma ovviamente non si tratta di giocare da soli in cameretta, ma bensì di competere con gli altri giocatori più forti in circolazione magari “arruolandosi” in un team.

La stessa cosa succede anche con gli ottimi casino online, come Snai, LeoVegas, Betclic, NetBet, Unibet, Codere e tanti altri ancora, ma in questo caso sia il livello di divertimento che l'ammontare dei premi finali è davvero sconvolgente. Alla faccia del passatempo per ragazzini insomma, come lo si reputava superficialmente fino a pochi anni fa!

Nati durante il boom dei videogiochi, ovvero gli anni Ottanta che hanno dato i natali a personaggi ancora molto presenti nell'industria videoludica come ad esempio Super Mario, gli eSports erano poco più che un tipo di tornei brandizzati e sponsorizzati dalle maggiori case produttrici dell'epoca come Atari e Nintendo. Erano poi un numero abbastanza esiguo ed i giochi, o discipline, erano piuttosto esigui.

Ma il tempo ha saputo premiare la pazienza e la costanza dei giocatori. A partire dagli anni Novanta, infatti, grazie ad uno sviluppo sempre più capillare della rete si è potuto giocare a dei titoli contro altri sfidanti situati in un altro Paese senza muoversi da casa. O meglio, andando in un palazzetto apposito e connettendosi da lì. Chiedete ai nostalgici di Counter Strike: Global Offensive per ulteriori chiarimenti!

Dagli anni Duemila fino ad oggi si è verificato un altro boom della rete che ha portato, a sua volta, allo sviluppo di nuovi videogiochi e ad un'attenzione molto più focalizzata sulla tematica eSport. Si è dunque ampliata l'offerta delle “discipline” includendo sparatutto, strategici, simulatori, sportivi e chi più ne ha più ne metta.

Ma ovviamente anche gli eSports, come gli sport tradizionali, sono uno “spettacolo” e quindi è necessario il pubblico. Un pubblico che, negli anni, è cresciuto e che segue aggiornamenti, sessioni, interviste e campionati direttamente da piattaforme come Twitch oppure YouTube.

Più pubblico uguale a più sponsorizzazioni che, a loro volta, uguale a premi in denaro più allettanti e sostanziosi. Premi che vengono vinti da giocatori sempre più giovani e promettenti nel panorama attuale che possono essere paragonabili alle giovani promesse dello sport tradizionale come Jannik Sinner.






Questo è un articolo pubblicato il 13-03-2022 alle 12:07 sul giornale del 12 marzo 2022 - 21 letture

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