Omicidio di Roncitelli: chiesti 15 anni per Loris Pasquini, uccise il figlio sparandogli alla gola

1' di lettura 12/02/2022 - Quindici anni di carcere con l'accusa di omicidio volontario. E' la condanna chiesta dal pm Paolo Gubinelli per Loris Pasquini, il 73enne di Roncitelli che ha ucciso il figlio Alfredo, 27 anni, con un colpo di pistola che lo raggiunse mortalmente alla gola nel marzo del 2021.

Loris, ex ferroviere senigalliese, è comparso venerdì in Corte di Assise per l'omicidio del figlio, avvenuto al culmine di una lite nella loro abitazione a Roncitelli. La tesi accusatoria sostiene che il padre-omicida "è colpevole di omicidio volontario" e "ha ucciso il figlio ritenendolo l'unico modo per liberarsi definitivamente del problema che rappresentava per lui il figlio, con il quale c'erano frequenti liti". Le liti, come sostenuto dal pm "non erano a senso unico, ed avvenivano anche per questione economiche".

Dalla pubblica accusa, Loris Pasquini è stato descritto come un "uomo violento, con precedenti per maltrattamenti e violenza sessuale, e che sapeva utilizzare bene le armi". L'ex ferroviere avrebbe anche minacciato più volte il figlio che per altro aveva problemi psichiatrici ed era stato seguito anche dai servizi sociali.

I legali di Pasquini hanno invece sostenuto che l'ex ferroviere, al momento agli arresti domiciliari, "si sarebbe solo difeso dalla furia del figlio". Per questo hanno chiesto l'assoluzione dell'imputato o, in subordine, la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale. Si è invece costituita parte civile nel processo l'ex moglie di Loris e madre di Alfredo, che attraverso il suo legale si è allineata alla richiesta del pm nella condanna a 15 anni per Loris.