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Pesaro: Imprenditore evade il fisco, sequestrati beni e denaro per 400mila euro

guardia di finanza pesaro 2' di lettura 10/02/2022 - Il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Pesaro, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Pesaro, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente, per un importo di circa 400.000 euro, del denaro presente nei conti correnti bancari, nonché di altri beni nella disponibilità dell’indagato, resosi responsabile di una consistente evasione fiscale.

Il sequestro scaturisce dalla stretta sinergia tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, sancita dalla stipula di un Protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare il coordinamento investigativo nel settore dei reati tributari, attraverso una maggiore circolarità delle informazioni.

Nel caso specifico, a seguito di un preliminare accertamento di natura fiscale, per omesso versamento di ritenute fiscali alla fonte, attraverso il modello 770, per gli anni di imposta 2018 e 2019, eseguito da funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Pesaro a carico del rappresentante legale di una società avente sede a Gradara, è scaturita una segnalazione alla locale A.G., che ha istruito il pertinente procedimento penale per i reati tributari rilevati ed assunto la direzione delle indagini.

E' stata proposta, così, la pertinente misura ablatoria volta a preservare il credito erariale e il Giudice per le Indagini Preliminari di Pesaro ha accolto la tesi della Procura ed emesso il decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni, fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione fiscale, realizzata con la illecita condotta.

Sono stati così delegati al Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Pesaro tutti gli ulteriori accertamenti indispensabili per una ricostruzione della capacità patrimoniale e finanziaria del soggetto indagato e al termine degli stessi è stato così possibile sottoporre a sequestro alcune disponibilità liquide presenti su conti correnti bancari pari a circa 70.000 euro e 3 unità immobiliari con relative pertinenze, del valore di oltre 300.000 euro, che hanno consentito il raggiungimento della capienza prevista.

Tale metodologia operativa, di comune accordo con Autorità Giudiziaria e Agenzia delle Entrate, ha trovato recentemente, in considerazione del particolare periodo di emergenza sanitaria ed economica, ulteriore vigore nel contrasto ai fenomeni fraudolenti connessi al mancato versamento delle imposte.






Questo è un articolo pubblicato il 10-02-2022 alle 09:16 sul giornale del 11 febbraio 2022 - 382 letture

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