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Jesi: Striscione per i lavoratori della Caterpillar manomesso

striscione manomesso caterpillar jesi 2' di lettura 29/12/2021 - La denuncia di Fai, Bakunin, Ferrer, CSL Luigi Fabbri: "Il teppismo politico a Jesi".

Durante la mattinata di Natale, mentre eravamo andati come compagni anarchici a portare la nostra solidarietà ai lavoratori della Caterpillar, e a condividere un Natale di lotta, dopo la riuscita manifestazione dello scorso 23 dicembre, alcuni compagni ci hanno comunicato che lo striscione, posto all’entrata della sede del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, era stato strappato parzialmente. Sullo striscione c’era scritto: “Reddito e futuro. Ieri la SIMA, oggi la Caterpillar”. Parole utili ad indicare gli obiettivi necessari per i lavoratori della fabbrica di cui è stata annunciata la chiusura. Un testo in cui, oltre la rivendicazione sindacale, c’è racchiusa la memoria storica di questa città con il chiaro riferimento alle lotte della SIMA di quaranta anni fa. Non c’era neanche la solita A cerchiata a firmare lo striscione.

E’ l’ennesimo atto di violenza ed intimidazione che periodicamente viene fatto nei confronti degli anarchici di Jesi: striscioni strappati, bacheche danneggiate o imbrattate, bandiere rubate. Abbiamo perso il conto degli episodi. Questa volta il fatto è più grave in quanto colpisce direttamente le lotte degli operai, con un’azione intimidatoria e squadrista, resa evidente dai segni lasciati sullo striscione per poterlo strappare via. Il fatto probabilmente è avvenuto durante la notte di Natale, forse frutto di un rancore da parte di qualcuno nei nostri confronti, o dal vandalismo prodotto dai fumi alcolici della movida, o peggio dallo squadrismo organizzato, non è dato sapere.

L’episodio è ad ogni modo di una gravità preoccupante in quanto non colpisce gli anarchici, ma la lotta e la memoria operaia di questa città, e ne denuncia la matrice in maniera chiara più di quanto mestieranti blateranti della politica vogliano evitare, in stretta correlazione con l’attentato incendiario alla sede della CGIL di qualche settimana fa. Dal canto nostro non ci lasceremo intimidire. Continueremo a stare dalla parte di chi lotta per i propri ed altrui diritti, e ad agire alla luce del sole contro i vigliacchi che vandalizzano una città, strappando uno striscione, o peggio, annunciando la chiusura di una fabbrica in prossimità delle feste natalizie.


da FAI – Federazione anarchica italiana
Gruppo “Michele Bakunin“, Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer“, Chiaravalle
Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” - Jesi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-12-2021 alle 08:58 sul giornale del 29 dicembre 2021 - 185 letture

In questo articolo si parla di attualità, FAI - Federazione Anarchica Italiana, Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, comunicato stampa

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