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Oncologia, nasce nelle Marche il primo Molecolar Tumor Board

ospedali riuniti 4' di lettura 11/06/2021 - È attivo nelle Marche il Molecolar Tumor Board, il sistema innovativo che consente di praticare concretamente quella medicina di precisione che è il presente dell’oncologia, rispondendo alla necessità di personalizzare la cura e a creare una mappatura biologico-molecolare dei pazienti.

Un significativo scatto in avanti proprio mentre l’oncologia ha registrato per l’anno 2020, sulla base di uno studio nazionale promosso dalla Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona su una casistica di 5mila pazienti afferenti a 25 centri italiani, una riduzione complessiva delle diagnosi del 20 per cento circa dei tumori del colon e della mammella e del 7 per cento del polmone, che ha potuto contare su una riduzione delle diagnosi minore anche per via di una sintomatologia non troppo dissimile da quella del COVID, fattore che ha determinato un calo meno accelerato di visite e monitoraggi.

“L’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel complesso- spiega la professoressa Rossana Berardi, ordinario di Oncologia dell’Università Politecnica delle Marche UNIVPM e Coordinatrice dell’AIOM Marche - ha stimato che tutte le patologie hanno conosciuto una riduzione delle diagnosi dell’11 per cento circa nel primo anno della pandemia e nel particolare di colon e mammella, dove non sono stati effettuati esami di screening nel periodo più critico della pandemia, si è giunti al 20%, così come sempre per il 20% di pazienti la malattia è stata diagnosticata in uno stadio più avanzato. Ora che la pandemia appare più sotto controllo, che si può contare su armi efficaci come il vaccino, che la paura di recarsi in Ospedale è meno presente e che sono state riattivate tutte le procedure anche di diagnosi precoce, occorre rialzare una forte attenzione sul paziente oncologico, affinchè si possano superare le criticità legate alle mancate diagnosi tempestive. E stiamo parlando del 2020, ma temiamo possa realizzarsi anche un effetto traslazione sul 2021 e per gli anni a seguire se non si pone rimedio in tempo”, dice ancora la professoressa Berardi che spiega come l’esperienza del Molecolar Tumor Board dimostri che l’oncologia marchigiana non si sia mai fermata anche in termini di innovazione e sia di fatto appena partita con i primi pazienti posti sotto analisi.

“È oggi fondamentale personalizzare la cura e soprattutto creare una mappatura biomolecolare dei pazienti. Esistono infatti casi che necessitano di un approfondimento biomolecolare più esteso, in sostanza serve uno studio dei geni volto a definire meglio la tipologia della patologia – spesso si tratta si malattie rare – per offrire opportunità terapeutiche ai pazienti, spesso già trattati con terapie standard che possono giovarsi, ad esempio, di soluzioni terapeutiche nell’ambito di un protocollo sperimentale per acquisire la possibilità di accedere a farmaci innovativi. In questo senso il Molecolar Tumor Board sospinge le Marche in una posizione d’avanguardia. Già lo scorso novembre l’AIOM ha divulgato le raccomandazioni per realizzare questa struttura, un Gruppo multidisciplinare costituito da oncologi, patologi, biologi molecolari, bioinformatici, data manager, ed anche altre professionalità che hanno il compito di valutare se il paziente necessita della mappatura più approfondita della sua malattia.”

“Grazie al modello di oncologia medica diffuso sul territorio, all'alta qualità dei professionisti che vi operano, alla loro capacità di soddisfare prontamente la domanda dei pazienti, la regione Marche, dati del 2019, presenta un saldo positivo di mobilità” sottolinea il dott. Renato Bisonni, direttore dell’Oncologia di Fermo e da pochi giorni coordinatore per la regione Marche del CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri).

Il Molecular Tumor Board fortemente voluto dalla Direzione Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona e dall’UNIVPM è al servizio dell’oncologia marchigiana e potrà rappresentare un’ulteriore opportunità per i malati di cancro, grazie all’expertise dell’Anatomia Patologica diretta dalla Prof.ssa Marina Scarpelli con la ricercatrice Alessia Cimadamore e il biologo Yuri Leombruni, della Clinica Oncologica diretta dalla Prof.ssa Berardi con le dott.sse Zelmira Ballatore ed Elena Maccaroni e la biologa Francesca Bianchi e per la stesura del percorso del dott. Roberto Papa Responsabile SOSD Qualità, Rischio Clinico, Innovazione tecnologica e Gestionale. Rappresenterà anche uno strumento importante per implementare la ricerca.

“Aver attivato il Molecolar Tumor Board è particolarmente importante in un’ottica di condivisione anche regionale di conoscenze e consente al paziente curato in ogni oncologia della regione di poter accedere all’innovazione diagnostica e alle migliori terapie, in un contesto di rete”, dice la dott.ssa Rosa Rita Silva, Direttrice dell’Oncologia di Fabriano e neo-eletta nel Consiglio Direttivo del CIPOMO a livello nazionale.

La regione è piccola e un Molecolar Tumor Bord è adeguato per un milione e mezzo di abitanti: dopo la sua inaugurazione con il CORM, ora il Board scende sul campo con la prima riunione e con la definizione delle prossime linee direttive per i primi pazienti interessati. In questo modo le Marche entrano a far parte di un sistema innovativo e aperto alla condivisione di pratiche e sapere che può aumentare i livelli di conoscenza dei medici partecipanti ed aiutare così, meglio, i pazienti.


Da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) - Marche





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-06-2021 alle 16:33 sul giornale del 12 giugno 2021 - 357 letture

In questo articolo si parla di attualità, oncologia, Ospedali Riuniti, comunicato stampa, AIOM Marche

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