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Fermo: No all' antenna Iliad a Torre San Patrizio. Ieri la protesta dei cittadini davanti al cantiere

3' di lettura 15/05/2021 - " Non eravamo in tantissimi, ma ci organizzeremo meglio e andremo avanti. Entro giugno il bis": " Lo facciamo per i nostri figli e per la salute di tutti".

Torre San Patrizio. Hanno anche spostato l’orario in tarda mattinata per consentire una maggiore partecipazione dei lavoratori. Ma alla fine, davanti al cantiere dove lliad sta lavorando dal 10 maggio per installare la nuova antenna 4 g di 27 metri, che i cittadini di Torre San Patrizio non vogliono sul proprio territorio, a protestare se ne sono ritrovati solo una cinquantina. “E non c’era nessuno dell’amministrazione comunale , né i rappresentanti del PVU ( Partito Valore Umano) che avevano annunciato di voler essere al nostro fianco e invece ci hanno dato forfait adducendo di non aver avuto i tempi tecnici necessari per l’ autorizzazione”- commenta delusa Ania Achilli, la giovane mamma molto attiva del comitato di protesta .

La manifestazione, sebbene organizzata in tutta velocità e sulla reazione istintiva di alcuni cittadini arrabbiati per aver scoperto l’inizio dei lavori per l’antenna senza nessuna preventiva informazione , aveva ottenuto l’autorizzazione della Questura che ieri mattinata era presente con alcuni suoi uomini, insieme ai Carabinieri del confinante comune di Monte San Pietrangeli. Ma non c’ è stato alcun corteo, né possibilità di avvicinarsi agli operai che hanno infatti continuato a lavorare senza alcuna reazione agli slogans letti e urlati dai manifestanti, fermi in raggruppamenti antistanti il cantiere.

Sui muri delle case adiacenti campeggiavano cartelli con frasi inneggianti ai timori per la salute pubblica causati dall'inquinamento elettromagnetico. “Quale futuro per i nostri figli?”. “ A quando la centrale nucleare?”. “ Lo facciamo per i nostri figli”. “ Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo neanche me stesso”. “ Discarica, Porcile Antenna, siamo carne da macello”. E pure una citazione di Albert Eistein : “ Temo il giorno in cui l tecnologia andrà oltre la nostra umanità, il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”.

Sono state inoltre lette alcune delle leggi variate nell'ultimo ventennio che, secondo il comitato, sono “sempre più a favore delle Aziende di telefonia e sempre meno a tutela della salute dei cittadini”. Il riferimento è stato alla distanza minima di 70 metri delle antenne dalle abitazioni, azzerata dal nuovo codice delle comunicazioni elettroniche. O all’innalzamento dei limiti di emissione elettromagnetica passato da 6V/m ad un massimo di 61V/m. O ancora al fatto che, in barba alle linee guida europee che per lo sviluppo futuro delle telecomunicazioni raccomandano l’utilizzo di infrastrutture interrate sia in aree urbane che rurali, a Torre San Patrizio si sta innalzando un antenna di 27 metri.

“Ma la nostra battaglia non finirà oggi”- affermano i manifestanti - Anche se siamo un po’ delusi dalla scarsa partecipazione andremo avanti. Abbiamo intenzione di unire le nostre forze a quelle del “Comitato Tutela Ambiente” che già esiste e lotta per il nostro territorio. Ci organizzeremo meglio, con i tempi tecnici giusti, coinvolgendo più persone e tutti i mezzi di informazione . E entro giugno faremo un’altra manifestazione. In difesa della nostra salute non intendiamo mollare".








Questo è un articolo pubblicato il 15-05-2021 alle 09:13 sul giornale del 16 maggio 2021 - 327 letture

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