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Marche 2020. La Mancinelli attacca Mangialardi e il PD: “Sono mancati candidato e radicazione. Urge radicale rigenerazione”

3' di lettura 22/09/2020 - La sindaca di Ancona Valeria Mancinelli all'attacco dopo la sconfitta dem: “Anche il complessivo dato nazionale, pur moderatamente positivo, non cancella anzi l'esigenza urgente di una radicale rigenerazione dell'intero campo progressista, per rimettersi in sintonia con i bisogni e le domande del Paese reale”

“I risultati ci stanno dicendo che il centrosinistra vince dove concorrono almeno due dei tre seguenti fattori essenziali:

  • un governo regionale percepito come efficiente e vicino alle persone,
  • un radicamento politico e sociale nel territorio ancora forte,
  • un candidato presidente dalla personalità forte e riconosciuta e perciò capace di attrarre consensi rilevanti anche fuori del tradizionale perimetro del centro sinistra.

Nelle Marche non c'era nessuno di questi 3 ingredienti e abbiamo perso.

Ma anche il complessivo dato nazionale, pur moderatamente positivo, non cancella

anzi l'esigenza urgente di una radicale rigenerazione dell'intero campo progressista, per rimettersi in sintonia con i bisogni e le domande del Paese reale”.

Più che l'analisi della sconfitta sembrano il proverbiale dito nella piaga le parole del Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, affidate ad un post del suo profilo Facebook alle 21 di lunedì. Solo un'ora prima il Candidato del Partito Democratico si era presentato alla stampa per riconoscere la sconfitta.

Un affondo deciso quello della Sindaca titolata come Best Mayor of the World al suo partito, alla Giunta regionale uscente e al candidato del Partito Democratico Maurizio Mangialardi. Si spacca anche il novero di follower della Sindaca su Facebook (16 mila mi piace e 22 mila follow) e tra le centinaia di commenti risulta difficile capire se sono di più coloro che hanno apprezzato il “J'accuse” mancinelliano, rimpiangendo una mancata candidatura della Sindaca di Ancona, o quelli che hanno ritenuto l'accusa a Mangialardi, come una caduta di stile e una dichiarazione poco coerente con il sostegno accordato al candidato in campagna elettorale.

In effetti il nome della Mancinelli è stato in lizza per le Regionali 2020, per poi fare un passo indietro e lasciare via libera all'allora Sindaco di Senigallia. La Mancinelli non ha mancato mai però di dire la sua sul PD, senza nascondere la propria insoddisfazione per alcune politiche del partito, in particolare in ambito nazionale.

Alla luce delle odierne dichiarazioni stupisce forse meno però la scelta di chiudere la campagna elettorale nella sede del suo portavoce Francesco Fiordomo, candidato nella provincia di Macerata con Italia Viva. Tornano alla memoria anche la dichiarazione rilasciata dalla Sindaca alla presentazione di luglio del libro di Carlo Calenda (ex PD) a proposito del suo partito: “Non penso di fare la minoranza nel PD, penso di fare la maggioranza del PD. Se non ci dovessi riuscire il cantiere è aperto”.

Ora interessante per i dem, e forse per la stessa Mancinelli, sarà interessante scoprire non solo cosa verrà risposto all'attacco, ma se e chi risponderà. In un PD che va a dormire in questa difficile notte con le ossa rotte, chi avrà la forza di alzarsi domani e rispondere alle accuse e alle critiche interne della Sindaca Dem?


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it





Questo è un articolo pubblicato il 22-09-2020 alle 02:11 sul giornale del 23 settembre 2020 - 561 letture

In questo articolo si parla di politica, ancona, pd, mangialardi, editoriale, Filippo Alfieri

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