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Sanità, Linda Elezi: otto punti per la riforma

2' di lettura 17/09/2020 - In sanità bisogna voltare pagina e garantire una sanità per tutti.

Occorre intervenire sull'organizzazione, verso un sistema che porti al soddisfacimento delle esigenze degli utenti, partendo da:

1) un sistema di prenotazione plurimo (un cup telefonico snello e tecnologico, una app telefonica, la diffusione delle prenotazioni nelle farmacie, nei medici generali nei pls, i pagamenti nelle tabaccherie, nelle postazioni automatiche, tramite bonifico ecc)

2) istituzione del fascicolo sanitario elettronico dell'utente visibile nel sistema informativo in qualsiasi struttura sanitaria l'utente si presenti, con tutta la storia clinica e farmacologica personale

3) potenziamento della specializzazione negli ospedali di rete, con un collegamento diretto in caso di consulenza (telemedicina), con l'azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona e con altre strutture

4) Riduzione tempi di attesa con il potenziamento dei servizi negli ospedali di rete di Area Vasta, e avendo chiuso i piccoli ospedali nei piccoli centri, istituzione di servizi specialistici territoriali (case della salute?)diffusi in maniera capillare, secondo le esigenze della popolazione, per tutte quelle prestazioni che vanno ad intasare gli ambulatori/pronto soccorsi degli ospedali.

5) Nuovo ruolo del medico di medicina generale e dei pediatri di libera scelta/guardia medica che dovrebbero essere collegati alle case della salute?, per risposte sempre più specialistiche (anche loro collegati in telemedicina con gli ospedali/pronto soccorso)

6) Revisione delle dotazioni organiche del personale con immissione nei servizi, di figure professionali necessarie per i fabbisogni di volta in volta emergenti e per un setting assistenziale e di cura di alta qualità

7) Un nuovo approccio verso l'ascolto dei professionisti della sanità, delle loro OOSS e degli altri stekholders (conferenza dei sindaci/associazioni), che da troppi anni non sono stati ascoltati o comunque le loro richieste sono state cestinate, quando invece sono gli unici che conoscono capillarmente i sistemi e ne sanno riconoscere i necessari correttivi da mettere in atto

8) un premio covid ai professionisti della sanità in linea con le altre regioni (1000 euro), non circa 400 euro lorde derivanti dalle risorse messe in campo dall'attuale giunta, ma più i generale una più considerazione dei problemi del personale sanitario, che in questi anni hanno evidenziato le criticità di sistema e di organizzazione e di risorse, e che mai sono stati ascoltate o comunque risolte.






Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 17-09-2020 alle 12:21 sul giornale del 18 settembre 2020 - 245 letture

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