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Fermo:

3' di lettura 16/09/2020 - Presenti anche Maria Fida Moro, e gli onorevoli Lorenzo Cesa e Antonio Saccone. il Dottor Mirco Fava,  direttore  dell’Officina dei sensi di Ascoli Piceno, ha relazionato sull’approccio multidimensionale nella disabilità sensoriale e l’interazione tra la sfera socio educativa e sanitaria.

Lido di Fermo- Il chirurgo Giambattista Catalini, candidato al Consiglio regionale Marche nella lista Popolari Marche unione di Centro, per la sua campagna elettorale ha voluto dare un segnale preciso che già da solo parla e rappresenta i valori che lo contraddistinguono, come la sanità e la cura dell’essere umano, soprattutto quello delle fasce più deboli.

Così, invece di organizzare un comizio, insieme a Bellesi, Donati e Parlatonil, ha organizzato un Convegno dal titolo "Sanità e Famiglia", che si è svolto nel pomeriggio di ieri presso l’Hotel Royal a Lido di Fermo, al quale hanno partecipato Maria Fida Moro, il segretario nazionale dell’Unione di Centro Lorenzo Cesa, il coordinatore regionale UDC popolari marche Antonio Saccone.

Al centro dell’intervento il Dottor Mirco Fava, l’idroterapeuta direttore dell’Officina dei sensi di Ascoli Piceno, una realtà eccellente che da 20 anni segue le disabilità visive e plurime, che ha relazionato sull’approccio multidimensionale nella disabilità sensoriale e l’interazione tra la sfera socio educativa e sanitaria.

Catalini non si è nascosto dietro un dito, ammettendo con la franchezza che lo caratterizza che il convegno avesse anche una valenza elettorale, ma soprattutto ha sottolineato come dall’incontro casuale con il dottor Fava sia nata una bella empatia dalla quale si augura nasca una proficua collaborazione, “perché nella nostra sanità colabrodo, una eccellenza come quella dell’Officina dei sensi andrebbe replicata in tutta Italia”- ha detto.

Le immagini scorse sullo schermo che mostravano le attività del Centro e su come bambini e persone di ogni età venivano aiutate ad affrontare i problemi delle loro disabilità, hanno commosso e consapevolizzato la platea degli intervenuti, tra i quali c’erano anche diversi ipovedenti e personale ospedaliero.

“ Noi che veniamo dalla tradizione Democratica Cristiana vogliamo rimettere al centro la persona e parlare di queste questioni concrete che lo Stato deve riprendere in mano"- ha sostenuto il segretario nazionale Cesa. Che poi rivolgendosi al dottor Catalini ha aggiunto: “ Tu quando sarai in consiglio regionale ti occuperai di queste questioni, perché chi va governare deve farsene carico”. “ Non so se ne avrò l’opportunità- gli ha ribattuto Catalini- Di certo posso dire che noi siamo moderati come corrente, ma molto determinati a portare avanti questi valori e a sostenere i più deboli”.

L’intervento di Fida Moro, breve ma emotivamente intenso, che si è immedesimata con i problemi trattati dal convegno in quanto vissuti sulla sua pelle, è stato molto applaudito. Soprattutto quando ha citato il padre Aldo Moro che la sua prima lezione di filosofia del diritto, a soli 24 anni, la concluse con la frase “ Per ciò è bello vivere”. Una frase che resta un inno alla vita , nonostante tutto e tutti.

“ Ringrazio tutti quelli che aiutano gli altri, che non cadono a terra ma combattono e vorrei che tutti fossero aiutati – ha detto la Moro-. E questo sarà possibile solo se manderete avanti quella manciata piccola di persone che non ha interesse a diventare importante o fare affari attraverso la politica ma che è mosso soltanto da spirito di sacrificio”.

“ E’ stato un attimo di verità- ha concluso Catalini, ringraziando tutti - Ognuno di noi è importante per quello che è e non per quello che ha. L’importante è essere veri e fare sempre del proprio meglio. Chi mi conosce sa del mio impegno ”.






Questo è un articolo pubblicato il 16-09-2020 alle 11:31 sul giornale del 17 settembre 2020 - 212 letture

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