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Fermo: Il ministro Luigi di Maio incontra la popolazione a San Benedetto del Tronto

2' di lettura 12/09/2020 - Perché votare si al referendum sul taglio dei parlamentari e a chi far amministrare  i 200 miliardi del recovery found sono stati gli argomenti  al centro del suo intervento

San Benedetto del Tronto. Un bel pieno di pubblico ieri pomeriggio in Viale Buozzi a San Benedetto del Tronto per la prima tappa nelle Marche del Ministro degli esteri Luigi Di Maio. Accanto a lui la vicepresidente del senato Paola Taverna, il vice ministro Giancarlo Cancellieri e il candidato al governo regionale Gian Mario Mercorelli. Perché votare si al referendum sul taglio dei parlamentari e a chi far amministrare i 200 miliardi del recovery found sono stati gli argomenti al centro dell’intervento di Di Maio.

“ I referendum sul taglio dei parlamentari non ci doveva neppure essere, non l’abbiamo chiesto noi e neppure i cittadini, perché in parlamento tutte le forze politiche d’accordo avevano votato si. Poi 70 Senatori ci hanno ripensato ed hanno firmato l’indizione del referendum per paura di perdere le proprie poltrone. Oggi il fronte del no parla di perdita di rappresentanza dei territori e quindi di democrazia e dicono che ci vorrebbe ben altro. Ogni volta che si sta sul punto di fare riforme importanti c’è qualcuno che alza la mano e dice che ci vorrebbe ben altro. Ma di benaltrismo questo paese è morto negli anni, perché tutto resta come sempre. Con questa riforma l’Italia passerebbe dai 940 deputati a 600, rientrando nella media europea. E il taglio dei parlamentari di fatto è già in atto perché molti di quelli che sostengono il no hanno il 95% di assenze in parlamento, non li abbiamo mai visti , ma gli paghiamo lo stipendio i rimborsi e gli pagheremo la pensione”.

Poi il Ministro è intervenuto sull’importanza del voto alle regionali: “ Importante oggi più che mai, perché si dovrà amministrare il grande bottino di 200 miliardi del Recovery Fund, quello su cui tanti non credevano, ma sul quale tutti ora vogliono mettere le mani, motivo per cui ci vogliono buttare giù a Roma- ha detto- Qui ci saranno i soldi per la sanità, per la scuola per i trasporti e per tutte quelle cose di cui parliamo da sempre. Ora il problema è spenderli e con quali progetti, quindi bisogna pensare bene a chi metterli in mano, perché Roma li stanzia ma ad agire saranno le regioni e i sindaci. Noi ai progetti stiamo lavorando da tempo. La regione Marche spende quasi il 95% delle vostre tasse in Sanità, e sta a voi i decidere a chi mettere in mano le chiavi degli ospedali, della vostra viabilità, del vostro futuro”.








Questo è un articolo pubblicato il 12-09-2020 alle 12:21 sul giornale del 14 settembre 2020 - 251 letture

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