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Fermo: Straccio o bandiera? Il cencio tricolore del Tribunale di Fermo

2' di lettura 08/09/2020 - Cos'è la bandiera nazionale? La “Treccani per bambini” risponde: «Un simbolo dell'identità, della coesione e dell'appartenenza». E qual è oggi il problema più grave dell'Italia, e delle sue periferie, tra gli adolescenti e non solo tra loro? La perdita del senso di appartenenza, la mancanza di coesione, lo sfarinamento dell'identità locale e nazionale. Servono allora le bandiere? I sociologi dicono di sì: servono a ricreare i primi segni di comunità da ricostruire.

Ora, spostatevi in Corso Cavour a Fermo, all'altezza del Palazzo di Giustizia. Sopra all'arco del portone principale, rattristiscono due bandiere se ancora possono definirsi tali. Il tricolore è a pezzi, il verde è staccato dal resto; bianco e rosso sono spariti; non va meglio al drappo dell'Europa: sfilacciato, intrecciato ai fili della luce, menomato nelle sue stelle. Non servirebbero nemmeno per lo straccio casalingo.

È da chiedersi se questo scempio, che sembra minore ma non lo è, debba ancora protrarsi per mesi, come da mesi fa brutta mostra di sé.

Mi domando: ma nessuno lo ha notato? Non lo ha notato il presidente del Tribunale, il procuratore della Repubblica, i giudici, gli avvocati, le forze dell'ordine e quelle militari che spesso frequentano il tribunale? Non lo ha notato alcun dipendente della prefettura che si trova a due passi?

Lasciar correre o, peggio, abituarsi a quella vista, non è che degradi l'ornato pubblico, degrada il senso di nazione, di comunità, lo dilania, immiserisce, lo rende inutile tanto... E degrada la stessa città di Fermo. Il sindaco, tra l'altro avvocato, potrebbe intervenire.

Nei giorni scorsi, ho portato un gruppo di turisti nel cuore di Fermo raccontando la storia della città a partire dalla Cavalcata dell'Assunta. I visitatori sono rimasti stupiti dalla bellezza, dalla cultura e anche dall'ordine. Purtroppo, passati dinanzi al Palazzo di Giustizia, una signora toscana ha lanciato un gridolino: «Noooo, non è possibile». E ha indicato quei brandelli che dovrebbero essere i simboli d'Italia e dell'Europa.

È mai possibile una cosa del genere? Il problema è dei soldi: non se ne trovano per acquistare due nuove bandiere? Pronti, personalmente e anche come giornale, a promuovere una sottoscrizione. È un problema di vertigini dei dipendenti che non se la sentono di arrampicarsi per districare le stoffe? Invitiamo a salirvi i vigili del fuoco. È un problema di menefreghismo, di benaltrismo, di approssimazione?

Ma così non si può andare avanti. Qualcuno faccia qualcosa. Altrimenti il nostro caro Presidente della Repubblica quando si sbraccia a raccomandare: unità e coesione, lo fa invano e lo fa nel nulla. Magari però vedrà la foto e chiamerà al telefono. Una speranza.




adolfo leoni


Questo è un articolo pubblicato il 08-09-2020 alle 12:24 sul giornale del 09 settembre 2020 - 228 letture

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