Fermo: Esce a settembre la prima delle 5 canzoni raccolte nell'EP del cantautore montegiorgese Andrea Peroni, in arte Batò

Quando il riscatto personale e la ricostruzione della propria vita passano anche attraverso la musica. Per Andrea Peroni, 39 anni di Montegiorgio, in arte Batò, significa tutto questo l’uscita del suo EP dall’omonimo titolo, contenente 5 sue canzoni , per testo, musica e voce.
I primi 4 brani dell’EP usciranno singolarmente con cadenza approssimativa di tre settimane l’uno dall’altro. Il primo che si intitola “ Imperfetto” uscirà nella seconda metà di settembre (data indicativa 25 settembre), così da arrivare a pubblicare il quinto e ultimo brano (molto probabilmente con videoclip), unitamente all’EP completo, intorno al 20 dicembre a ridosso delle feste natalizie. Tutti i brani singoli e l’EP completo sono prodotti da VRS (Vallemania Recording Studio) e verranno pubblicati, distribuiti e messi in vendita nei canali: YouTube, Spotify, iTunes, AmazonPlay, GooglePlay e altri, oltre che passare su diverse Radio locali e nazionali.
Le Canzoni raccontano la sua storia dolorosa di ragazzo che ha conosciuto le dipendenze per un lungo periodo e che ora è riuscito a superarle, certamente per l’aiuto ricevuto nella comunità di cui è ospite da un paio di anni ( finirà il suo percorso a dicembre) , ma soprattutto per la sua forza d’animo e la profonda convinzione personale a rideterminare la sua vita, ricostruendola pezzetto per pezzetto, dopo averne fatto tabula rasa. “ Perché nessuno può aiutarti fin quando tu non vuoi”- sostiene. E aggiunge : “ ho capito di esserne fuori quando sono riuscito a parlare di quel grande dolore che mi portavo dentro da tanti anni, a cui non volevo pensare e che annegavo in ogni modo. Quel giorno ho pianto ininterrottamente per più di un ora, è stata una sensazione liberatoria”.
Andrea, di fatto, è un ragazzo cresciuto a pane e musica, perché suo padre Vincenzo, musicista ed insegnante di musica, aveva la casa piena di strumenti musicali. Lui aveva dapprima scelto il violino, suonandolo dai 5 ai 17 anni. Da quello alla chitarra, anche se da autodidatta, il passo era stato breve. L’aveva imbracciata nelle sue esperienze di ragazzo ventenne, quando la vita non l’aveva ancora profondamente ferito, suonando con un complessino di amici e compaesani ( il Mojo Risin) nelle piazze di molti comuni limitrofi. Il primo approccio con il canto era stato casuale, “ per sostituire un elemento mancante”- racconta- ma da quella volta la sua voce apprezzata l’aveva definitivamente iscritto nel mondo dei cantanti.
Particolarmente sensibile e dedito alla poesia sin da giovanissimo, tanto da aver pubblicato un paio di testi ed aver vinto qualche concorso, il passo a diventare cantautore è stato breve. Sulla spinta delle forti emozioni provate durante il suo percorso in comunità di recupero, gli si è aperta una copiosa vena creativa. E di testi, con tanto di musica, ne ha composti ben 31. Poi il caso. Racconta : “ a dicembre 2019 mentre incidevo il brano rap “ Algos” insieme a 2 compagni di comunità, del quale avevo curato il ritornello, tra una pausa e l’altra canticchiavo le mie canzoni strimpellando la chitarra che mi portavo sempre dietro. Casualmente il produttore le aveva ascoltate ed avendole trovate interessanti aveva chiesto di chi fossero”.
Nasce così la collaborazione, con la ValleMania Recording Studio e con l’arrangiatore polistrumentista Ludovico Cipriani, con i quali dice di trovarsi benissimo. Nasce così il sogno di Andrea , il nuovo progetto ed insieme la sua nuova vita. Nasce così il cantautore Batò ( suo nome d’arte) ed il suo EP dal titolo omonimo, perché appunto rappresenta il suo percorso personale e la costruzione della propria identità.
Il progetto dell’EP contiene 5 brani, 5 momenti che rappresentano gli aspetti più significativi del percorso in comunità ma che intendono rappresentare anche momenti significativi di un percorso di vita. Il primo brano che si intitola “Imperfetto” ed uscirà indicativamente intorno al 25 settembre, parla di un risveglio e della meraviglia ispirata da una vita finalmente ritrovata. “Questa vita sembrava finita e invece eccola qua, mi sorprende ancora la voglia infinita di libertà, a volte un uomo crede a stento quando non ha più forze ormai, non ha bisogno più di pianto soltanto di sincerità”- recita uno dei suoi passi.
Il secondo brano (titolo: Sogno vivo) è un brano energico che esprime la gioia di vivere e la realizzazione di esperienze che in tempi difficili appaiono soltanto come sogni. Il terzo brano (titolo: Pioggia) parla del dolore e della riflessione interiore che analizza il passato e si pone domande e dubbi su ciò che sarà il futuro. Il quarto brano (titolo: Luci al neon) racconta del duro impatto con la realtà che la vita ci propone e la conseguente perdita delle illusioni. Il quinto e ultimo brano dell’EP (titolo: iI mondo di tutti) tratta invece del raggiungimento della consapevolezza del proprio posto nella società e della natura più intima dell’autore.

Questo è un articolo pubblicato il 05-09-2020 alle 00:01 sul giornale del 07 settembre 2020 - 274 letture
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