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Pesaro: Villa San Martino: proteste per l'eternit sui capannoni, raccolte oltre 500 firme

amianto eternit 2' di lettura 27/02/2020 - Pesaro - Sono oltre 500 le firme apposte sulla petizione lanciata dai residenti di Villa San Martino in riferimento allo smaltimento di eternit sui tetti di alcuni capannoni.

"Nell’area compresa tra via Becci, via Mercadante e strada di Borgheria, fronte alla scuola materna e affianco al parco pubblico, a Villa San Martino, vi è un comparto industriale in stato di abbandono dove sorgeva un ex mobilificio composto da due capannoni".

"All’oggi il proprietario del fabbricato più piccolo ha ripulito la propria area privata e rimosso il grosso silos pieno di segatura, provvedendo inoltre alla rimozione ed incapsulamento della copertura in eternit. Al contrario gli eredi dell’altro fabbricato, di dimensione notevolmente superiori (circa 8000mq.), interamente ricoperto di eternit, ignorano la salute delle migliaia di persone che vivono nel quartiere, nonché quella dei bambini che frequentano la scuola materna".

"La situazione è ormai stazionaria da anni con i trattamenti per l’amianto, fatti solo in parte e ormai scaduti da tempo. Noi residenti riteniamo che non sia pensabile, vivere affianco ad una bomba ad orologeria che può causare la morte delle persone anche a distanza di anni, sia che siano adulti, bambini o anziani. Allo stesso tempo bisogna evidenziare il fatto, che i proprietari del fabbricato suddetto, hanno avuto le autorizzazioni per installare i ripetitori delle varie compagnie telefoniche, incassando come noto a tutti, un compenso annuale di non poche migliaia di euro".

"Con la presente raccolta firme, l’intenzione è quella, di non fare più finta che tutto sia bello e vado bene nel nostro quartiere, ma di evidenziare una situazione di altissimo pericolo per la salute, a chi di dovere (Procura della Repubblica, Sindaco, ASUR). La salute pubblica deve essere al di sopra delle speculazioni edilizie o di qualsiasi altro motivo o interesse. Sottolineiamo, che le condizioni meteo sempre più imprevedibili e sproporzionate, (si vedano le ultime grandinate di sproporzionate dimensioni), avranno sicuramente causato la rottura delle lastre d’amianto liberando nell’aria le micro-particelle d’amianto pericolosissime".

"Riteniamo che per tale situazione vadano presi provvedimenti urgenti!",
conclude la nota dei residenti.






Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2020 alle 09:48 sul giornale del 28 febbraio 2020 - 395 letture

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