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Jesi: Città in lutto per la scomparsa dell'ex sindaco Cascia

3' di lettura 27/02/2020 - Tantissimi i messaggi di cordoglio, i ricordi, di chi ha apprezzato le doti umane del Senatore Aroldo Cascia, ex sindaco di Jesi, venuto a mancare il 26 febbraio 2020, all'età di 83 anni.

"Per otto anni sindaco, per due legislature senatore della Repubblica, Aroldo Cascia è stato sicuramente un grande punto di riferimento per la nostra città nella seconda metà del secolo scorso. Gli va riconosciuto il grande merito di aver contribuito, da amministratore, allo sviluppo urbanistico e al rafforzamento del tessuto sociale di Jesi, pur in un momento certamente non facile per l’intero Paese". Così il Sindaco Massimo Bacci non appena appresa la notizia. "L’ho incontrato più volte in questi anni quando è venuto in Comune per propormi iniziative legate all’Istituto Gramsci o comunque ad attività culturali orientate ai valori in cui credeva. E ho notato sempre in lui il forte spirito che lo animava. Ci siamo anche scontrati sulla questione dello Statuto e del titolo di Città Regia. Ma benché su posizioni completamente diverse in molte cose, gli ho sempre riconosciuto tenacia, passione politica, coerenza, senso di giustizia sociale e capacità di visione. Sono certo che l’Istituto Gramsci e coloro che hanno percorso insieme a lui il cammino politico e culturale in questi decenni sapranno offrire alla città occasioni per mantenere testimonianza della figura e dell’opera di Aroldo Cascia. Ai familiari il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione comunale tutta".

Anche la Fondazione Pergolesi Spontini ha voluto ricordare l'ex sindaco: "Lo ricordiamo con grande affetto, assiduo frequentatore del Teatro Pergolesi e figura di riferimento nella vita culturale della regione e della sua città. Ci mancheranno il suo l'impegno civile e politico, la chiarezza del pensiero, la sua arguzia, la profondità di visione, l'affetto sincero che nutriva verso le istituzioni culturali ed i suoi concittadini".

Il consigliere regionale Enzo Giancarli lo ricorda così: "Non mi sembra possibile che sia potuto accadere. Anche di recente ho incontrato due volte Aroldo Cascia, in città, a Jesi, alla presentazione del libro di Valeria Mancinelli e al funerale di Giorgio Merighi. Anzi, mentre aspettavamo l'arrivo della salma, Aroldo mi ha raccontato del suo legame con questo grande artista. Aroldo Cascia era animato da grande passione civile e politica. Era molto preparato, colto ed attento: è stato un grande dirigente di partito e un autorevolissimo sindaco amato dalla sua città, poi senatore della Repubblica. Le occasioni di incontro e di lavoro con Aroldo Cascia nel corso degli anni sono state tantissime in particolare in un periodo, in cui lui era senatore e io componente della segreteria provinciale del Pci, quando abbiamo partecipato a moltissime iniziative politiche nelle sezioni di partito del territorio. Sì perché allora il radicamento del partito nel territorio e il rapporto con le persone e con le comunità era vero e profondo. Aroldo Cascia sapeva ben rappresentare il popolo, sopratutto quello di sinistra perché ha sempre difeso il lavoro e la dignità dei lavoratori. Aveva una visione critica del liberismo, con grandi aspirazioni alla giustizia sociale e alla liberazione umana. Era un uomo capace, un compagno ricco di valori e di ideali che ha sempre messo a disposizione dell'intera comunità”.






Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2020 alle 20:59 sul giornale del 28 febbraio 2020 - 582 letture

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