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Civitanova: Coronavirus, il caos post delibera a Civitanova: che si fa con consiglio comunale e spettacoli?

4' di lettura 26/02/2020 - Doveva essere la delibera che avrebbe fatto chiarezza una volta per tutte e invece è stata l’esplosione di un caos incontrollato.

È stata una serata turbolenta in tutte le Marche e anche a Civitanova quella di ieri dopo lo scatto in avanti del presidente della Regione Luca Ceriscioli, che contravvenendo alle linee guida del Governo ha optato per chiusura delle scuole e stop alle manifestazioni culturali dalla mezzanotte passata da poche ore a quella del prossimo 4 marzo

Lasciando in secondo piano lo scontro istituzionale Roma-Ancona, che potrebbe sfociare addirittura nel contenzioso annunciato dai ministri Boccia, Azzolina e Manfredi, è l’interpretazione dell’atto firmato dal governatore nel ad aver sollevato un polverone. A partire proprio dal punto più rilevante, quello relativo alla sospensione dell’attività scolastica. Telefoni e chat di docenti e personale scolastico sono stati bollenti fino a tarda notte perché l’ordinanza non chiarisce se la loro presenza a scuola debba comunque essere garantita. «Non sappiamo se andare o no e nessuno ci sa dare una risposta», diceva ben oltre la mezzanotte una insegnante di un istituto civitanovese. Gli unici felici sono bambini e ragazzi, che si godono un po’ di ferie inattese: meno contenti i genitori, che all’ora di cena si sono dovuti trovare a fronteggiare il problema di non lasciare soli i figli nelle ore tradizionalmente dedicate alla scuola. «Non li facciamo andare a scuola, ma li lasciamo al centro commerciale», suggerivano polemicamente in molti sui social e la questione non è di poco conto.

Ma c’è anche la questione delle manifestazioni pubbliche e di quelle culturali da sospendere, che ha ingenerato anche situazioni contraddittorie. Il Comune, ad esempio, ha pubblicato poco prima dell’uscita dell’ordinanza di Ceriscioli la convocazione del consiglio comunale per venerdì sera alle ore 21, tra l’altro con un corposo ordine del giorno all’interno del quale spicca l’attesa approvazione definitiva del regolamento di polizia urbana. Ma se le manifestazioni pubbliche sono sospese, a rigor di logica la seduta dovrebbe essere rimandata. Anche sul fronte delle manifestazioni culturali ancora si è a metà del guado. A dover saltare dovrebbero essere gli appuntamenti del 29 febbraio, 2 e 4 marzo con “Nati per leggere”, il ciclo di letture condivise dedicate a famiglie con bambini da 0 a 6 anni, l’inaugurazione di “Essenze femminili in arte”, prevista per domenica alle 17.30 allo spazio multimediale San Francesco di Civitanova Alta, e “Alice in Wonderland”, spettacolo di danza in programma martedì 3 marzo al Rossini. Ma non ci sono ancora ufficialità e di mezzo ci sono anche cinema, discoteche e locali vari. Il Brahma ha deciso di cancellare la serata di ieri, martedì 25 febbraio, pur sé di fatto l’ordinanza non era ancora in vigore, affermando in una breve nota di essere «in attesa di chiarimenti e di linee guida da adottare per le prossime serate in programma».

Insomma, un bel casino. Neanche il sindaco Fabrizio Ciarapica sembra averci capito granché e infatti ha convocato per le ore 11 odierne una riunione dei sindaci dell’Ambito 14 per cercare un’uniformità nell’interpretazione delle direttive regionali. «Con la mia giunta e miei collaboratori sono al lavoro per cercare comunque di gestire al meglio le numerosissime richieste di chiarimento che stanno giungendo, di cui faccio alcuni esempi – ha scritto nella tarda serata di ieri il primo cittadino – per manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, cosa si intende? Solo quelle organizzate dall’ente pubblico o anche dai privati? Le iniziative di pubblico spettacolo sono consentite? Cosa si intende per sospensione per “gli altri istituti”? Il provvedimento riguarda anche luoghi come centro anziani, oratori, centri di aggregazione giovanile, centri di attività sportiva? Queste e molte altre sono le domande che formalizzeremo domani al presidente dal quale ci aspettiamo risposte precise ed immediate».

Dopo la giornata del caos, sarà quella odierna quella dei chiarimenti? Lo auspicano tutti.






Questo è un articolo pubblicato il 26-02-2020 alle 07:28 sul giornale del 27 febbraio 2020 - 931 letture

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