Coronavirus: nessun caso nelle Marche

Non bisogna fare inutile allarmismo ma neanche sottovalutare un problema importante. Grazie alle linee guida si rafforza sempre di più tutta quella attività di prevenzione e di attenzione che permette, da una parte di non essere contagiati e dall’altra di evitare che, soprattutto gli operatori sanitari possono correre dei rischi. Si ribadisce che occorre limitare gli spostamenti, evitare i luoghi affollati, fare attività di prevenzione secondo le indicazioni già diffuse dall’Istituto superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Crediamo sia importante, mano a mano, aggiornare e diffondere queste informazioni proprio perché ognuno possa essere messo in condizione di dare un proprio contributo.
È evidente che la partita non la gioca nessuno da solo ma bisogna che tutti quanti, nelle proprie responsabilità, nei propri compiti, nei propri comportamenti, diano una mano. Come Regione, come Servizio Sanitario, come Gores, che è la struttura che si è attivata per seguire l’emergenza, non mancheremo mai di informare, di dare tutte le indicazioni. Per fare al meglio la nostra parte, chiedo a tutti quanti di fare la loro”.
Così il presidente Luca Ceriscioli, che questa mattina ha fatto il punto sulla situazione Coronavirus nella regione.
Al momento nelle Marche non ci sono casi sospetti, né valutazioni diagnostiche in corso.
Per i casi di malattia registrati nelle altre regioni italiane è messo in campo ogni sforzo di contenimento.
C’è grande preoccupazione da parte dei cittadini marchigiani che abbiano soggiornato nelle zone nelle quali sono stati registrati casi.
Si ribadisce quanto stabilito dal Ministero della Salute con le ultime disposizioni: è un caso sospetto chi abbia una infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, difficoltà a respirare) ma questo non basta.
Perché una persona sia considerata caso sospetto, e dunque meritevole di approfondimenti, è fondamentale che ci sia una di queste tre condizioni:
- che una persona abbia soggiornato o abbia viaggiato in Cina negli ultimi 14 giorni
- che una persona abbia avuto contatti stretti con un caso confermato di coronavirus
- che una persona abbia lavorato o frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da coronavirus.
Si ribadisce che i cittadini che hanno dubbi rispetto al loro stato di salute non devono recarsi in ospedale, né negli studi dei loro medici, ma devono contattare telefonicamente il numero nazionale 1500 o telefonare ai medici di medicina generale o, durante gli orari in cui non c’è la reperibilità, la guardia medica, che fornirà le indicazioni in base alle singole situazioni.
Il Ministero dell'Istruzione con un comunicato ufficiale sul sito, all’indirizzo https://www.miur.gov.it/web/gu

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-02-2020 alle 14:58 sul giornale del 24 febbraio 2020 - 1090 letture
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