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Fabriano: Una cena di beneficenza per ricordare Gabriele Battistoni

4' di lettura 21/02/2020 - “Sorridi che ti Passa - Insieme per Ricordare Gabriele” è il nome dato alla Cena di Solidarietà che si terrà venerdi 28 febbraio alle ore 20,30 preso la Rosa Nera, per proseguire la raccolta fondi in nome del 32enne fabrianese Gabriele Battistoni, deceduto pochi mesi fa a causa di una terribile malattia.

L’impegno ad aiutare chi soffre con la volontà di ricordare Gabriele, è iniziato sin dal giorno delle sue esequie e ora continua per consentire l’acquisto di un macchinario da donare alla Unità Operativa Oncologica dell’Engles Profili. Il direttore del Dipartimento Medicina-Oncologia, Rosa Rita Silva; Simone Chiodi e Fabrizio Palanca dell’impresa di catering e ristorazione Ristorart, il presidente dell’Associazione Oncologica, Giorgio Saitta, alla presenza di Valentina Greci, moglie e Paola prosperi, mamma di Gabriele Battistoni, hanno tenuto una conferenza stampa per annunciare la decisione di aver cambiato la destinazione dei fondi non più per comperare un evoluto strumento in grado di ridurre la caduta dei capelli successiva ai cicli di chemioterapia (un casco refrigerante già donato dalla Fondazione Carifac che quindi il reparto ha già) ma un ecografo vascolare portatile, dotato di sonda vascolare e addominale per consentire l’impianto Picc, dispositivi per gli accessi venosi e paracentesi addominale in ambiente intraospedaliero e domiciliare.

“L’ecografo vascolare – ha spiegato la Silva – è indispensabile nella pratica di posizionamento dei Picc, dispositivo costituito da un catetere di materiale bio compatibile da inserire in vena per favorire la somministrazione dei farmaci chemioterapici prevenendo, tra le altre cose, lo stravaso degli stessi medicinali.” Per altro, successivamente, nella Unità Operativa Oncologica, verrà allestito anche un ambulatorio dedicato a Gabriele, dove verrà posizionato l’ecografo evitando così ai malati oncologici del territorio fabrianese di recarsi fuori sede per espletare tali procedure, inoltre la metodica dell’ecografo ha trasformato i Picc in un nuovo dispositivo di accesso venoso con più ampie indicazioni, più lunga durata, minore incidenza di complicanze e maggiore tollerabilità da parte dei pazienti.

“Mai avremmo immaginato un tale successo” è l’assunto più volte ripetuto dagli interlocutori dei cronisti. “Proprio questo – – sono parole di Simone Chiodi, amico di Gabriele - il motivo per cui abbiamo cambiato la destinazione dei fondi per il nostro reparto di oncologia. Pieni di entusiasmo nel vedere una grandissima partecipazione all’evento, abbiamo riflettuto con i medici su come destinare una cifra così importante e ci siamo dati il permesso di sognare in grande. Ci siamo chiesti come utilizzare la somma raccolta prima di incontrare la dottoressa Silva e in questo lasso di tempo l’importo della raccolta lievitava da 2000 euro iniziali si è passati a 4000 poi a 6000 e continua ad aumentare. Da questa generosità, in questi giorni un signore di Fabriano che non potrà partecipare alla cena ci ha inviato un bonifico di 500 euro, è davvero fiorito il desiderio di poter donare qualcosa d’importante all’ospedale di Fabriano e così l’incasso della cena solidale dall’acquisto delle materie prime fino all’intero staff di lavoratori del Ristorat e Cavallo Pazzo che si impegnerà a titolo gratuito nel giorno della cena non inciderà per nulla sull’ ammontare finale. Testimonianza dell’affetto nei confronti di un ragazzo scomparso troppo presto.” 30 euro gli adulti, 15 euro i bambini, con prenotazioni possibili allo 0732 711446. In buon sostanza dal casco refrigerante, come detto che comunque il reparto già aveva, si è passati all’acquisto di un ecografo portatile dotato di sonda vascolare e sonda addominale per consentire l’impianto PICC e paracentesi addominale in ambiente intraospedaliero e domiciliare.

“Questo significa – ha sottolineato la dottoressa Silva - dare ai malati del nostro territorio la possibilità di mettere il PICC a Fabriano – e ancora - il PICC, per il quale oggi abbiamo raggiunto la costituzione del Picc Team, è un amico ed un aiuto incredibile per chi deve fare terapie oncologiche di lunga durata, perché salvaguardia le vene del malato evitando di bucarle continuamente per mesi. Ci sono tanti altri lati positivi ma per ora, la cosa importante, è che tutti sappiano che stiamo realizzando un sogno. L’ecografo – ha commentato Saitta – è un apparecchio di estrema qualità davvero straordinario che oltre alle sue innumerevoli possibilità di utilizzo permettono di fare in sicurezza diversi interventi importanti”. La dottoressa Silva, ha concluso l’incontro stampa, facendo emozionare la mamma e la moglie di Gabriele “definendolo un paziente modello, consapevole della sua malattia, resiliente che ha accettato tutto il percorso, duro e sfortunato nella sua evoluzione, mantenendo fino all’ultimo la speranza. Speranza per sé, la moglie, la famiglia e gli amici, tra tutti Simone: per noi era il sorriso, non l’ho e non l’abbiamo mai visto cedere al pianto nonostante le cattive notizie, perché determinato nel proseguire il percorso esaminando la speranza”








Questo è un articolo pubblicato il 21-02-2020 alle 19:12 sul giornale del 22 febbraio 2020 - 707 letture

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