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Ancona: il Ministro dell'interno incontra le famiglie delle vittime di Corinaldo

4' di lettura 19/02/2020 - Lamorgese: "Ascoltato il dolore dei familiari da donna, da mamma e da Ministro. Mai più una tragedia così". Annunciato un censimento dei locali notturni e carcere preventivo per gli spacciatori

È stato il Prefetto di Ancona Antonio D'Acunto ad accogliere il Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, ad attenderla nei locali della Prefettura una delegazione di familiari delle vittime della tragedia di Corinaldo, accompagnati dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo.
Sono stati attimi di commozione quelli che hanno visto il Ministro portare il proprio cordoglio ai genitori delle vittime, una ferita non rimarginabile, quella aperta l'8 dicembre del 2018, con la scomparsa dei 5 giovanissimi e di una mamma: “Oltre a manifestare la mia vicinanza come donna e come madre ho voluto incontrare i familiari come Ministro per sentire la loro voce e assicurare che ci sarà massimo impegno dell'amministrazione per controlli eseguiti con maggiore efficacia” a dichiarato il Ministro al termine dell'incontro.
Mentre il processo ai ragazzi che spruzzarono il peperoncino si avvicina (il 5 marzo la prima udienza), i familiari, in attesa di una risposta dalla. Magistratura, sottopongono delle proposte al Ministro, ascoltate con attenzione dalla Lamorgese.
È la rappresentate del Co.Ge.U. (comitato genitori uniti) Luigina Bucci a presentare alla Lamorgese le iniziative nate anche grazie al confronto tra genitori e ragazzi. Determinati a cambiare la realtà dei locali e del divertimento destinato ad animare le vite dei ragazzi italiani.

Prima tra le proposte quella di un codice etico che chiede a locali ed esercizi il rispetto di norme di sicurezza. Giunta la proposta, già in fase di elaborazione a livello regionale, di dedicare l'8 dicembre alla memoria dell'accaduto in impegno ad un divertimento sicuro. Tra le proposte anche la creazione di 6 borse di studio, una per ogni vittima di Corinaldo, per perpetrarne la memoria. "Sei nomi che vogliamo ricordare anche dedicandogli qualcosa" spiega Luigina Bucci, che in qualità di presidente Co.Ge.u ha seguito in maniera ravvicinata il processo con cui si è arrivati alle proposte e che ha visto soprattutto i giovani impegnarsi in prima persona. "Il Codice Etico nasce da ciò che ci viene chiedesti dai ragazzi. Ci chiamano nelle scuole, vogliono sapere cosa è successo e cosa accadrà ora, vogliono capire. Sono numerosi anche i ragazzi, tra i 16 e 17 anni che lavorano all'interno del progetto co. GE. u. In prima persona".

Al termine dell'incontro con i familiari il Ministro a partecipato ad un tavolo di sicurezza al quale a partecipato anche il capo della Polizia Franco Gabrielli. Presenti per il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza, oltre padrone di casa, il Prefetto D'Acunto, il Presidente della Corte d'appello di Ancona Luigi Catelli, il Procuratore Generale Sergio Sottani, il Presidente della Provincia Cerioni, I'm Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il Questore Carlo Cracovia, il Comandante provinciale dei Carabinieri Cristian Carrozza, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Claudio Bolognese, il Presidente dell'Autorità portuale Rodolfo Giampieri, il Comandante della Capitaneria di Porto Enrico Moretti e il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco Dino Poggiali.

Sono stati toccati tutti i temi più sensibili di sicurezza nel territorio, di cui il Ministro ha apprezzato le capacità di collaborazione e sinergia dimostrate da enti e Forze dell'ordine che hanno portato ad una diminuzione del 10% dei reati sulla città di Ancona e del 13% sulla provincia.

Rilevato però dalla Ministra un aumento dello spaccio e del consumo di stupefacenti tra i più giovani, in contrasto al quale è stato annunciato un duro giro di vite nella normativa oggi vigente:

“In un Tavolo di lavoro con ministero della giustizia abbiamo raggiunto una soluzione convincente dando la possibilità di arrestare con custodia cautelare coloro che si macchiano del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Arrestare un spacciatore senza custodia custodia cautelare e poi il giorno seguente rivederlo allo stesso angolo spacciare ancora incide anche sulla motivazione delle Forza di Polizia” ha spiegato il Ministro.

Censimento dei locali e controlli più serrati

È la tematica dei controlli dei locali notturni e le modalità di rilascio delle autorizzazioni il tema frontale che il Ministro ha voluto affrontare con la Commissione Territoriale, condividendo con tutti i suoi componenti le indicazioni precedentemente sottoposte al Prefetto:

“Possiamo garantire che già da ora i luoghi del divertimento sono più sicuri e non altri magazzini agricoli mascherati da discoteca. Ho scritto ai sindaci e ai prefetti per eseguire un censimento di tutti i locali in attività destinati al divertimento notturno e per eseguire controlli mirati. Non solo sui locali ma anche sulle autorizzazioni e le modalità con le quali sono state rilasciate. Quello che è successo è davvero pesantissimo e indica che qualcosa non ha funzionato”.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it





Questo è un articolo pubblicato il 19-02-2020 alle 14:07 sul giornale del 20 febbraio 2020 - 318 letture

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