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Fano: Digestore, botta e risposta prima del consiglio. La maggioranza: “Mozione urgente, basta dispettucci”

4' di lettura 13/02/2020 - Fulmineo botta e risposta tra maggioranza e opposizione alla vigilia di un consiglio comunale che si preannuncia infuocato. Al centro dello scontro la mozione urgente sul digestore a firma Carla Luzi (In Comune), già approvata con il benestare della presidente del consiglio Carla Cecchetelli, ora definitivamente nel mirino della minoranza dopo la presunta assemblea irregolare dello scorso dicembre.

Mossa antidemocratica? Al contrario. Il digestore graverà sulle tasche dei fanesi? Affatto, e se non è chiaro si modificherà il documento in questione. Ma l’urgenza? C’è, perché è meglio evitare che la gestione dei nostri rifiuti finisca nelle mani di un privato, che equivarrebbe a un minore controllo da parte del pubblico e a oneri potenzialmente maggiori per i cittadini. È con queste argomentazioni che la maggioranza ha respinto al mittente tutte le accuse lanciate appena poche ore prima dalle opposizioni (qui i dettagli). Lega, 5 Stelle e Fano Città Ideale avevano infatti convocato un’agguerrita conferenza stampa per l’ora di pranzo di mercoledì, in linea anche con le critiche avanzate dell'ex consigliere Davide Delvecchio. Due ore dopo la replica di chi ha in mano le ‘chiavi’ della città. Per difendere le proprie scelte, e – soprattutto – la stessa Cecchetelli, che secondo la maggioranza avrebbe agito nel modo più corretto, mentre le opposizioni hanno già annunciato di voler mettere nero su bianco le motivazioni per cui non dovrebbe più ricoprire il ruolo di presidente.

“L’elemento di novità è che un privato vorrebbe costruire un digestore a Barchi di Terre Roveresche”, ha spiegato Enrico Cipriani di Noi Città, confermando di fatto i sospetti del leghista Gianluca Ilari. “Questo rende la questione più urgente rispetto all’ultimo consiglio comunale – ha aggiunto -, più di certi ordini del giorno richiesti dall’opposizione, e contro cui non abbiamo mai fatto barricate”. Dello stesso parere anche Samuele Mascarin di In Comune. “In passato – ha detto – abbiamo fatto passare per urgenti questioni come le erbacce. Qui, invece, stiamo parlando di un possibile investimento importante per la città, ed è quantomeno curioso che non lo si riconosca. Ritengo incredibile che si voglia impedire di avviare un percorso come questo, necessario per ottenere tutte le informazioni utili e prendere poi una decisione così cruciale”. Sì, perché al centro della mozione urgente c’è proprio la possibilità di dare mandato ad Aset di effettuare uno studio di fattibilità su Bellocchi, Falcineto e Monteschiantello, proprio per decidere se e dove realizzare il digestore.

Un impianto che ora vorrebbe realizzare anche qualcun altro, un soggetto privato e che starebbe bruciando le tappe per raggiungere il suo obiettivo. Per questo la maggioranza ritiene urgente questa mozione, affinché giovedì se ne parli in consiglio comunale senza rischiare di rimandare ancora. Il sindaco Massimo Seri ha ribadito che la giunta avrebbe anche potuto prendere una decisione unilaterale, invece ha mantenuto un atteggiamento democratico cercando di parlarne in assemblea. Purché si faccia presto, però. “A Fano si litiga troppo – ha detto -, e la politica ha di per sé dei tempi troppo lunghi. Se non vogliamo farci superare ci dobbiamo muovere, invece le opposizioni fanno di tutto per non discuterne. Sono dispettucci sterili, dei capricci infantili per evitare il confronto. Il tema vero è che non si sono mai presentati con un loro esperto per argomentare con delle tesi serie”. Seri ha infine rigettato con forza le insinuazioni su un possibile aumento della Tari. “È l’esatto contrario – ha assicurato il sindaco -, e se non è chiaro modificheremo il teso affinché si capisca”.

L’affondo finale contro Lega, M5S e Fano Città Ideale è arrivato da Giovanni Clini del PD. “Sarò ingenuo – ha detto -, anche perché sono nuovo in questo mondo, ma mi sento deluso da alcuni gruppi che fanno della buona politica il loro credo e poi sono i primi a mettere sempre i bastoni tra le ruote”. Infine Carla Luzi, d’altronde il documento del contendere porta la sua firma. “Qui sono l’unica pensionata – ha spiegato -, perciò se lì sopra vedete soltanto il mio nome è perché sono materialmente la persona con più tempo a disposizione per gestire queste pratiche urgenti. Ma vedrete che giovedì, in consiglio, la maggioranza si mostrerà compatta, mentre dall’altra parte c’è chi ancora si rifiuta di abbracciare la complessità e parla soltanto per slogan”.


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Questo è un articolo pubblicato il 13-02-2020 alle 00:23 sul giornale del 13 febbraio 2020 - 515 letture

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