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Nuova udienza del Crack Banca Marche: Ubi Banca ha acquistato la banca a 33 centesimi

banca marche| 2' di lettura 10/02/2020 - Si è tenuta lunedì una nuova udienza del processo sul crack di Banca Marche. Ad essere sentito come testimone è stato Franco Salicona, responsabile dell’Area Crediti della Banca durante l’era Goffi e durante la gestione Commissariale sotto Bankitalia.

Incalzato dal legale delle parti civili l'avvocato Corrado Canafoglia, Salicona ha rilevato aspetti nuovi sul crack di Banca Marche. In particolare, nel periodo tra novembre 2012 a marzo 2013 gli ispettori di Bankitalia individuarono circa 800 pratiche di finanziamento svalutandole per importi considerevoli per varie centinaia milioni di euro. La particolarità di questo intervento del team di Bankitalia starebbe nel fatto che queste pratiche di finanziamento non erano state individuate dalla gestione Bianconi, né tanto meno da quella successiva presieduta del Direttore Generale Goffi. Quest’ultima si è limitata a recepire le direttive su queste pratiche degli ispettori di Bankitalia, portando così il bilancio della banca ad un perdita di oltre 500 milioni euroi.

Salicona ha anche riferito di aver partecipato all’attività di due diligence con UBI Banca, la banca che ha acquistato a 0.33 euro Banca Marche, così acquisendo anche dei crediti deteriorati ammontanti a circa 500 milioni di euro, recuperabili per un importo di circa 300 milioni di euro. Quest’ultima rivelazione, finora coperta da un segreto di ufficio del Decreto “Salva Banche“ insieme ad altri elementi emersi nelle precedenti udienze ha fatto emergere che UBi Banca ha acquistato Banca Marche al prezzo di 0,33 euro, nonostante l’istituto marchigiano fosse stato già ripulito dei debiti verso terzi, ma soprattutto che disponeva di liquidità per circa 1,5 miliardi di euro ed un credito di imposta per un importo di circa 900 milioni.

"Alla luce delle verità che stanno emergendo nel prosieguo del processo sarà interessante capire le motivazioni che ha portato a vendere Banca Marche a 0.33 euro -commenta l'avvocato Canafoglia- nonostante avesse in pancia liquidità finanziarie, crediti da recuperare e crediti di imposta per un ammontare di 2,7 miliardi euro, senza considerare che la stessa Banca aveva un suo portafoglio clienti con una sua redditività”.






Questo è un articolo pubblicato il 10-02-2020 alle 19:55 sul giornale del 11 febbraio 2020 - 1528 letture

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