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Fermo: Consorzio Bonifica:liste escluse, è caos. Chiesta la sospensione delle elezioni

3' di lettura 05/02/2020 - I rappresentanti dei Comitati No Tassa di Bonifica sono stati ricevuti dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio della Regione Marche.

Riceviamo e pubblichiamo da Saturnino Di Ruscio, Responsabile Regionale SOS Utenti e Delegato regionale FDI per problemi del territorio, riguardo alle elezioni per il Consorzio di Bonifica delle Marche:

A seguito della richiesta presentata in qualità di Presidente della Associazione Consumatori SOS Utenti alla Giunta regionale per la sospensione delle elezioni del Consorzio di Bonifica delle Marche, a causa della illegittima esclusione di alcune liste, i rappresentanti dei Comitati No Tassa di Bonifica, in data odierna, sono stati ricevuti dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio della Regione Marche.

Il consigliere regionale Elena Leonardi FDI è stata parte attiva per consentire che la riunione si tenesse in tempi brevi vista l'urgenza e la gravità della situazione. Infatti il Presidente Netti sta procedendo speditamente in tale direzione.

Erano presenti oltre allo scrivente anche Giuseppe Marucci, Giacomo Rossi e Francesco Gismondi. Alla conferenza dei capigruppo, molto affollata per l'occasione, sono state illustrate le motivazioni tecniche, giuridiche e politiche sottese alla richiesta di sospensione del procedimento elettorale.

In particolare alcune liste sono state escluse perché i candidati e i sottoscrittori non erano in regola con i pagamenti. E' come dire che se in una elezione comunale non hai pagato al tassa rifiuti non puoi né sottoscrivere la lista, né candidarti e né votare. Questo è avvenuto nonostante gli stessi facessero parte delle liste elettorali appositamente approvate e deliberate dall'organo consortile.

Altri partecipanti non sono stati messi nelle condizioni di presentare nel miglior modo le liste in quanto non c'è stata una seppur minima assistenza mancando un apposito e dettagliato regolamento.

Inoltre abbiamo rilevato che l'attuale Presidente nonché candidato manca del requisito base per partecipare alle elezioni: la proprietà della terra.

E' stato da tutti rimarcato il dato politico, ovvero che la Regione Marche pur essendo ente che ha approvato la legge istitutiva del C.B. delle Marche e pur avendo poteri di vigilanza e controllo non sta espletando alcuna attività sostanziale in tal senso.

Il C.B. delle Marche è un carrozzone a servizio della maggioranza che governa la Regione. E' stato ricordato che recentemente è stato assunto a chiamata un laureato in filosofia con l'unico merito di esser stato membro del comitato elettorale dell'attuale Presidente della Regione nonché membro della dell'organo regionale del PD.

Recentemente sono stati bloccati dall'autorità giudiziaria dei lavori del C.B. delle Marche su un fondo di proprietà di un candidato. I lavori spesso vengono effettuati ad personam e non secondo un piano di manutenzione programmata.

E' stato chiesto alla Regione un cambio di passo e di scegliere se stare con i cittadini o con il "carrozzone". L'Assessore Cesetti, presente all'incontro a titolo personale, ha chiesto agli uffici di effettuare i controlli. L'assessore Casini, arrivata al termine e competente per la materia, non sembrava favorevole ad avallare tale richiesta (staremo a vedere).

I rappresentanti dei diversi comitati hanno fatto presente di aver avviato una raccolta fondi per i necessari ricorsi alla Autorità Giudiziaria e di aver contattato alcune testate televisive nazionali.




Saturnino Di Ruscio


Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-02-2020 alle 07:19 sul giornale del 06 febbraio 2020 - 444 letture

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