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Senigallia: L’Altra Senigallia: “Giornata della Memoria” tra antisemitismi vecchi e nuovi e strumentalizzazioni varie

3' di lettura 25/01/2020 - Settantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, i soldati sovietici dell’Armata Rossa, liberavano il Campo di Concentramento e di Sterminio di Auschwitz-Birkenau. Le immagini che si presentarono agli occhi dei liberatori furono raccapriccianti.

Per dirlo con le parole di Renzo Gattegna, “l’uomo contemporaneo, con il suo grande bagaglio di conoscenze, nel cuore del continente più civile e avanzato, era caduto in un baratro. Aveva utilizzato il suo sapere per scopi criminali, tramutando quelle conquiste scientifiche e tecnologiche, di cui l’Europa era allora protagonista indiscussa, in strumenti per annichilire e distruggere intere popolazioni, primi fra tutti gli ebrei d’Europa.Da quel trauma l’Europa e il mondo intero si risvegliarono estremamente scossi. Si domandarono come era stato possibile che la Shoah fosse avvenuta, e soprattutto, quali comportamenti e azioni mettere in atto per scongiurare che accadesse di nuovo”.
Ed è in quest’ottica che nel 2000 è stata istituita a livello europeo la “Giornata della Memoria”.
Da allora, tutti gli anni, il 27 Gennaio si celebra questa giornata affinché la “Memoria” rimanga tale e non diventi “Storia“ di un passato indefinito e dai contorni incerti.
Purtroppo però la cronaca odierna ci dice che rigurgiti di quell’antisemitismo ormai ritenuto relegato al passato stanno riemergendo sia pur con altri nomi (uno per tutti l’antisionismo); ed ecco che abbiamo aggressioni quotidiane ad ebrei o ad istituzioni ebraiche ad esempio nella civilissima Francia (sono già 50.000 gli ebrei che hanno lasciato quel paese per trasferirsi in Israele per paura di atti ostili), fino ad arrivare al negazionismo da parte di alcuni partiti europei della destra ultranazionalista, da parte di islamici radicalizzati, fino addirittura al negazionismo di stato come ad esempio in Iran (definito il 23 gennaio u.s. ad un incontro tra capi di stato svoltosi a Gerusalemme “Il paese più antisemita del mondo”).
Anche in Italia però l’antisemitismo sta rialzando la testa come dimostra quanto accaduto 2 giorni fa a Mondovì; e come non ricordare poi le recenti aggressioni (Milano e Roma) a chi sfilava con la bandiera della Brigata Ebraica in occasione delle manifestazioni per la liberazione del 25 aprile da parte di esponenti della sinistra radicale?
Ricordo a queste persone che la Brigata Ebraica fu inquadrata nel X Corpo dell’VIII Armata Britannica comandata dal Generale Richard McCreery e combatté in Italia per liberarla dal Nazifascismo, permettendo così anche a quei facinorosi che oggi la contestano di poter sfilare ed esprimere liberamente le proprie idee..
Alla luce di tutto ciò la “Giornata della Memoria” è più che mai importante affinché le generazioni più giovani acquisiscano consapevolezza di quello che è stato e che non dovrà mai più accadere.
Purtroppo però c’è anche chi strumentalizza queste manifestazioni per fini polico-propagandistici e, approfittando dell’opportunità di avere una platea ed una visibilità che altrimenti non avrebbe, propone assurdi quanto improbabili parallelismi con situazioni attuali che nulla hanno a che vedere con la Shoah.
Mi riferisco ovviamente alla questione migranti, o addirittura a chi, lo scorso anno, ha dato indicazioni di voto ad alcuni studenti di alcune quinte superiori in visita ad una mostra tematica che poi me lo hanno riferito.
Una simile strumentalizzazione e conseguente banalizzazione, indigna chi come me ha avuto parenti deportati e mai più tornati.
Per chi desiderasse approfondire la questione, la Sinagoga di Senigallia sarà aperta lunedì 27 in occasione della “Giornata della Memoria” per visite guidate ed approfondimenti (dalle ore 17.00 in poi).







Questo è un articolo pubblicato il 25-01-2020 alle 19:06 sul giornale del 27 gennaio 2020 - 561 letture

In questo articolo si parla di ettore coen, politica, articolo, L'Altra Senigallia

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