Nasce l’“Osservatorio regionale sul disagio adolescenziale e giovanile nelle Marche”

Concetti ribaditi anche a Palazzo delle Marche nel corso dell’incontro per la presentazione dell’iniziativa e la sottoscrizione del relativo protocollo da parte di Garante dei diritti; Presidente del Tribunale per i minorenni delle Marche, Vincenzo Capezza; Procuratore della Repubblica per i minorenni, Giovanna Lebboroni; Direttore generale Asur Marche, Nadia Storti; Presidente Anci, Maurizio Mangialardi; Regione Marche con il dirigente del Servizio politiche sociali, Giovanni Santarelli, e Direttore dell’Ufficio Servizi sociali minorenni, Patrizia Giunto, in rappresentanza del Centro per la Giustizia minorile di Emilia Romagna e Marche.
“Ospitiamo con piacere questo evento – ha sottolineato il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo – che va a rafforzare la serie di progettualità messa in campo dal Garante in questi anni. Per le istituzioni l’Osservatorio puo’ diventare uno strumento utilissimo, al fine di condividere analisi ed approfondimenti che vadano a supportare la produzione normativa”.
In questa direzione, secondo il Presidente del Tribunale per i minorenni, Vincenzo Capezza, “solo la conoscenza dell’entità relativa alle singole forme di disagio fornisce la possibilità di orientare al meglio le tipologie d’intervento, soprattutto sul versante della prevenzione”. Ribadita da tutti i presenti la necessità di “fare squadra”, di “rafforzare la colla”, come ha detto il Direttore Asur Nadia Storti, che deve tenere uniti i singoli soggetti che intervengono direttamente nell’ambito del settore.
Destinataria di tutte le azioni previste nel Protocollo la popolazione compresa nella fascia di età tra i 6 ed i 25 anni. Compiti dell’Osservatorio, che sarà presieduto dal Garante, la realizzazione di un sistema di osservazione, analisi monitoraggio e studio dei fenomeni in atto per prevenire, contrastare e rimuovere i fattori di rischio, nonché monitorare e valutare l’impatto delle politiche. Tutto questo attraverso l’aggregazione delle informazioni esistenti ed il coordinamento dell’attività di raccolta.
Come primo atto, il Garante ha accompagnato la firma del protocollo con una corposa raccolta di dati, provenienti da diverse fonti, sulla situazione generale dell’infanzia ed adolescenza nelle Marche e sulle principali cause di disagio.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-12-2019 alle 15:32 sul giornale del 12 dicembre 2019 - 25 letture
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