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Senigallia: Il futuro di Palazzo Gherardi? La sfida passa alla prossima Amministrazione

palazzo gherardi 2' di lettura 25/11/2019 - Il futuro di Palazzo Gherardi è la “sfida” che Mangialardi lancia a chi verrà dopo di lui. Lo storico edificio, lascito testamentario al Comune di Senigallia dal conte Adolfo Gherardi, è stato per decenni sede del liceo classico Perticari per poi essere chiuso, ormai da vent'anni per inagibilità.

Il progressivo stato di deterioramento dell'edificio ne portarono proprio alla chiusura. E non mancarono le proteste. Il liceo classico fu trasferito ed oggi risiede nel nuovo edificio di via Rossini ma all'epoca si costituì anche un comitato “Salviamo il liceo classico” che poi si trasformò in “Salviamo i classici”. Con la chiusura Palazzo Gherardi, che si affaccia sopra i Portici Ercolani, in corso II Giugno e anche in un tratto di piazza Simoncelli, ha subito sempre di più gli effetti inesorabili del tempo che passava. Senza interventi di ristrutturazione, l'edificio è stato oggetto di un continui decadimento. Frequenti sono le infiltrazioni di acqua piovana per non parlare di pezzi di intonaco caduti ovunque.

A “monitorare” sulle condizioni dello storico palazzo sono stati fino ad oggi i consiglieri comunali di minoranza Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini e Alan Canestrari che con i loro “sopralluoghi” hanno documentato e denunciato il degrado del palazzo. Ma non solo. Spesso si è posto anche il problema delle opere artistiche di pregio contenute, ancora, al suo interno. Nel 2005 il Comitato presentò un esposto portando alla luce la sparizione di alcune opere d''arte che erano contenute al suo interno. In particolare, durante il trasferimento della sede del liceo Classico Perticari, nel 2001, da palazzo Gherardi all'allora sede provvisoria di via Rossini, “sparirono” i dipinti, le stampe e le fotografie custodite oltre che nell'aula Magna anche nella sala professori, nei corridoi e nella presidenza. Alcuni quadri erano dotati anche di cornici preziose. Quelle opere trafugate non furono mai ritrovate. Il palazzo ora è chiuso e in tanti anni nessuna amministrazione è riuscita a trovare i fondi necessari per progettare una riqualificazione.

“Per sistemare Palazzo Gherardi e renderlo almeno agibile servono almeno 3 milioni di euro -afferma il sindaco Maurizio Mangialardi- ripensare al suo futuro sarà una delle sfide che spetterà alla prossima amministrazione. Si tratta di un intervento complesso perchè non si può intervenire per stralci, bisogna avere le idee ben chiare per rendere funzionale e fruibile il palazzo”. La destinazione d'uso è pubblica, e in molti vedrebbero di buon grado palazzo Gherardi come sede museale. “Palazzo Gherardi è un bene pubblico che deve restare al pubblico -aggiunge il primo cittadino- ma sarà una sfida che spetterà a chi verrà dopo di me”.






Questo è un articolo pubblicato il 25-11-2019 alle 11:15 sul giornale del 26 novembre 2019 - 316 letture

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