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Senigallia: Progetto "W l'amore", alcuni genitori: "Le pubblicazioni hanno contenuti inadatti per preadolescenti"

4' di lettura 22/11/2019 - In alcune scuole di Senigallia, in questi giorni, si stanno tenendo riunioni per l'attuazione del progetto "W l'amore" elaborato dall'Area Vasta 2 dell'Asur Marche.

Preoccupa molto il contenuto delle due pubblicazioni che sarebbero state prodotte dalla Regione Marche e nelle quali il rapporto genitori — figli ed il ruolo della famiglia vengono fortemente ridimensionati e svalutati.

Chiunque sarebbe d'accordo se l'argomento fosse trattato non con i preadolescenti ma con le famiglie degli alunni sul tema dell'amore in tutte le sue esplicitazioni e del suo valore incommensurabile nelle relazioni umane, nella famiglia e fuori dalla famiglia.

Sembra chiaro, invece, che le due pubblicazioni abbiano contenuti totalmente inadatti per preadolescenti e che il ruolo della famiglia e il già difficile rapporto tra genitori e figli vengano ulteriormente messi in discussione e destrutturati. in questo ambito le SS.LL. come pensano di affrontare i conflitti che sorgeranno nelle famiglie ove le opinioni in materia differiscono fortemente o, peggio ancora, gli eventuali danni di vario genere provocati nei minorenni: chi ne risponderà? Sarà il solito gioco dello scaricabarile al quale assistiamo quotidianamente in ogni campo?

L'incipit della pubblicazione è la volontà di lottare contro l'Aids, se a questo ci si fermasse non si potrebbe che plaudire pubblicamente alla lodevole iniziativa, ma leggendo le varie pagine constatiamo che le righe destinate al tema specifico sono molto poche, in compenso si afferma che se il preservativo dovesse rompersi si potrà sempre ricorrere alla pillola del giorno dopo per interrompere l'eventuale gravidanza. Poi se i genitori la pensassero diversamente poco importerebbe perché ci sarebbero gli esperti e gli amici per confidarsi e decidere. In realtà il vero pericolo sarebbe rappresentato dalla gravidanza e non dall'HIV.

Aggiungiamo il tema estremamente delicato quando nel libretto stesso si afferma che in alcuni paesi non è possibile esprimere o vivere apertamente l'omosessualità mentre in altri
gli/le omosessuali possono sposarsi e adottare figli. Cosa si vuole ottenere?
Va rilevata inoltre, la grave discriminazione verso le famiglie che non sono consenzienti a questo progetto e che, in taluni casi, possono essere meno numerose di quelle
consenzienti favorendo così l'insorgere di un inevitabile e pericoloso disagio per gli stessi minorenni.

L'Ufficio Scolastico Regionale cosa risponde ai seguenti quesiti: gli alunni che, per decisione delle famiglie, non partecipassero al progetto che si svolge in orario curricolare
che cosa farebbero? I progetti non ci risultano inseriti nel PTOF e, poi, per quale motivo tale progetto dovrebbe valere solo per una classe e non per tutte le classi? Se i genitori
fossero stati messi a conoscenza preventivamente con il PTOF avrebbero potuto scegliere un altro Istituto per i propri figli. E' evidente il vulnus di questa proposta e ci sembra
contenere un'anomalia di assoluto rilievo.

Perchè poi proiettare un filmato realizzato a Bologna "La passione ci travolge" che è palesemente rivolto a giovani di almeno 18 anni? https://www.youtube.com/watch?v-40-M8DIt1A

Noi firmatari ci appelliamo all'articolo 30 della Costituzione Italiana che recita: E dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacita' dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
In coerenza con l'art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani le istituzioni scolastiche sono tenute a:
1) prevedere specifici spazi, tempi e strumenti per l'informazione e il coinvolgimento dei genitori nel corso dell'attuazione delle diverse iniziative previste nell'ambito del PTOF
2) a fornire con congruo anticipo rispetto alla loro realizzazione informazione dettagliata ai genitori, ai docenti e agli studenti riguardo aiprogetti contenuti nel PTOF, soprattutto se questi riguardano temi sensibili come educazione all'affettività/sessuale, educazione alla parità e al rispetto di genere ed altro ancora.
E' stato impossibile valutare approfonditamente i due opuscoli distribuiti durante la riunione, e poi subito ritirati con la scusa che alla scuola ne erano stati consegnati pochi.

Sarebbe necessario dare seguito concreto alle dichiarazioni ufficiali rilasciate in una riunione del Consiglio Regionale: L'Assessore regionale all'istruzione Loretta Bravi ha dichiarato testualmente che il progetto "Non è passato dalla mia scrivania".

Il Vice presidente della Giunta Regionale ha poi ribadito in Aula che la Regione non era a conoscenza del progetto.
L'Ufficio Scolastico Regionale ha precisato che il progetto "W l'amore" non è un'iniziativa dell'Ufficio scolastico regionale, ma un percorso formativo sulle relazioni e la sessualità rivolto ai preadolescenti offerto per l'anno scolastico in corso dall'Area Vasta 2 di Ancona dell'ASUR Marche alle scuole, al quale le stesse possono eventualmente aderire nell'esercizio della loro autonomia didattica.

Tutto questo smentisce affermazioni rassicuranti fornite, in vario modo e nelle varie sedi, da vari soggetti i quali hanno ribadito ossessivamente che si tratta di pubblicazioni
scientificamente valide e ineccepibili.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2019 alle 11:29 sul giornale del 23 novembre 2019 - 1064 letture

In questo articolo si parla di attualità, genitori, Organizzatori, Istituto Comprensivo Senigallia Nord

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