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Serra de' Conti: taglio di alberi lungo il fiume e furto di legname, denunciati due imprenditori

2' di lettura 24/09/2019 - Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali delle Stazioni di Sassoferrato e Arcevia hanno sequestrato una vasta area lungo il Fosso di San Fortunato, un affluente del fiume Misa in Comune di Serra de’ Conti, oggetto di un taglio indiscriminato della vegetazione arborea ed arbustiva che ha completamente denudato le sponde del corso d’acqua, esponendole ad un grave rischio di erosione.

I Carabinieri Forestali intervenuti sul posto hanno potuto accertare che i lavori posti in essere nel cantiere, che si estende per oltre 750 metri lineari sulla sponda idrografica sinistra del Fosso, hanno pesantemente modificato il paesaggio e danneggiato il delicato ecosistema, e sono stati eseguiti senza alcuna autorizzazione paesaggistica su aree sottoposte a vincolo. Se i Forestali non fossero intervenuti i lavori si sarebbero protratti estendendosi per ben 2500 metri di sponda.

Al momento dell’intervento erano già stati abbattuti centinaia di alberi tra cui esemplari protetti dalla Legge Forestale Regionale di Olmo e Acero campestre. Inoltre, un grosso quantitativo di legna da ardere di buon valore, costituito principalmente da Robinia e da Olmo, è stato rubato commettendo così il reato di furto aggravato di legname di proprietà demaniale, in quanto le procedure prevedevano che il legname avrebbe dovuto essere lasciato sul posto a disposizione del demanio, mentre invece è stato illecitamente sottratto e portato presso i poderi dei due imprenditori agricoli.

Numerosi altri cumuli di legname ancora presenti lungo il Fosso di San Fortunato erano già pronti per essere asportati. Tutto il legname tagliato illegalmente e il cantiere sono stati posti sotto sequestro poi convalidato dalla Procura della Repubblica di Ancona. I due imprenditori sono stati denunciati per esecuzione di opere senza autorizzazione paesaggistica, furto aggravato e ricettazione, e rischiano pene molto severe che prevedono pesanti ammende e reclusione fino a sei anni.








Questo è un articolo pubblicato il 24-09-2019 alle 14:27 sul giornale del 25 settembre 2019 - 681 letture

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