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Ancona: dopo il festino a base di coca l’estorsione, “Dammi mille euro o tagliamo un orecchio a tuo figlio”

polizia 3' di lettura 13/07/2019 - In seguito all’Incursione della Polizia nel night l’uomo avrebbe consegnato 900 euro alla donna, ma ne rivoleva 1000 di più

Inizia con un festino a base di coca questa vicenda che ha visto protagonista un albanese, titolare di un night club in via dell’industria, e una donna rumena che era stata invitata al party a base di cocaina che si era tenuto nel club la notte tra il 9 e il 10 luglio. I partecipanti alla stupefacente festa non sapevano però che sulle loro tracce c’era la Sezione Criminalità Organizzata della Questura di Ancona, coordinata dal vice Questore Carlo Pinto. L’attività investigativa aveva portato gli inquirenti a individuare l’attività illecita, consumata dietro le anonime serrande sempre abbassate del piccolo locale, davanti al quale gli Agenti si erano appostati nelle prime ore di mercoledì 10 luglio.

Quando erano ormai le 10 di mattina ancora nessuno usciva dal locale in cui si era consumato il festino, spingendo la Polizia a bussare alle serrande del club, senza però avere risposta. Si stava per procedere all’irruzione quando finalmente da dentro veniva aperto il club alle Forze dell’Ordine. Pur individuando le tracce delle follie notturne della combriccola non veniva trovata nessuna sostanza in quantità tale da procedere all’arresto.

Iniziava però in questo momento l’incubo della donna straniera, vittima delle minacce a fine estorsivo dell’albanese. Secondo la ricostruzione avvenuta in seguito, all’arrivo della Polizia l’uomo avrebbe affidato alla dona di origini rumene la somma di 900€ in contanti, nel timore che i soldi fossero sequestrati durante il sopralluogo. Una volata lasciata andare dagli Agenti la donna se ne tornava a casa con i 900 euro affidatele dal gestore, ma quando questi il giorno dopo tornava ad esigere la restituzione della somma chiedeva alla donna 1900€, ben 1000€ in più. Sprovvista della somma mai ricevuta la rumena era a questo punto vittima delle minacce dell’albanese, che arrivava a dirle che non avrebbe avuto difficoltà a rintracciare il figlio della donna in Romania e fargli tagliare un orecchio.

Terrorizzata dalle minacce la donna si rivolgeva quindi agli Agenti di Polizia della Squadra Mobile di Ancona, coordinata sempre dal vice Questore Pinto. L’11 sera dalla Squadra Mobile della Questura veniva quindi predisposto un appostamento, per cogliere in flagrante il ricattatore al momento della consegna del denaro. Anche lo scaltro albanese prendeva delle contromisure (rivelatesi fortunatamente inefficaci), inviando sul luogo dell’incontro un suo complice italiano. Il complice che ispezionava il luogo nel tentativo di individuare l’eventuale presenza della Polizia, non riusciva a vedere gli Agenti appostati, dando il via libera al suo mandante che lo raggiungeva per riscuotere la somma. Era quasi mezzanotte quando i due si facevano consegnare i 1000€ dalla loro vittima, senza però riuscire a fare molta strada, venivano infatti subito fermati infatti dagli Agenti e arrestati in flagranza di reato.

Portati a Montacuto su disposizione del sostituto procurato Irene Bilotta i due dovranno rispondere dell’accusa di concorso in estorsione. Potrebbe essere solo l’inizio per l’albanese, che potrebbe dover rispondere ai Magistrati, impegnati ora nello studio dei fatti, anche per le accuse relative al traffico delle sostanze stupefacenti e per un possibile sequestro o violenza, verificatosi quando alla donna rumena, poi vittima dell’estorsione, fu fisicamente impedito di lasciare il night club la mattina dell’incursione della Polizia.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it





Questo è un articolo pubblicato il 13-07-2019 alle 13:04 sul giornale del 15 luglio 2019 - 3904 letture

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