Rete degli Studenti Medi Marche: "Parlamento regionale degli studenti un'occasione sprecata"

Non è la prima volta che si parla di questo Parlamento: la prima proposta di legge a riguardo risale alla fine del dicembre del 2018, data successiva al quale la Rete degli Studenti Medi Marche è venuta a conoscenza del testo e ha richiesto, a febbraio, l’audizione per assistere alla prima commissione assembleare che discuteva della bozza. Fin da subito abbiamo potuto notare e riscontrare come le finalità della proposta di legge fossero in realtà estremamente parziali: abbiamo quindi proposto un maggior riconoscimento delle realtà collettive studentesche all’interno della Regione, chiedendo anche che venisse preso un impegno affinché le loro istanze venissero sempre ascoltate. Avevamo inoltre ribadito come fondamentali le seguenti necessità: il Parlamento avrebbe dovuto inserire tra le proprie tematiche di competenza anche i temi studenteschi, e avrebbe dovuto poi impegnarsi nella rappresentanza studentesca, argomento facente parte da sempre dell’elaborazione della Rete degli Studenti Medi Marche.
Queste modifiche sono state da noi presentate il 18 marzo, quando siamo stati ricevuti per la prima commissione assembleare che avrebbe discusso del testo. Ciononostante possiamo oggi riscontrare, dalla presentazione del testo ufficiale, che le nostre proposte sono state spesso stravolte e anche quando ciò non è accaduto sono state comunque accolte in minima parte. Dopo questa approvazione infatti, il Parlamento Regionale degli Studenti sarà un organismo di rappresentanza non elegibile direttamente dagli studenti: i rappresentanti potranno essere eletti soltanto dai rappresentanti alle consulte di ogni provincia della nostra Regione, circoscrivendo così il momento elettorale a poco più di 160 studenti ed escludendo le restanti decine di migliaia che ogni giorno abitano le scuole delle Marche. Tra le tante proposte c’era anche la possibilità per il Presidente e i membri del Parlamento di partecipare alle sedute dell’Assemblea Legislativa: eppure, anche su questo fronte siamo stati completamente ignorati.
“Non ci siamo: questo testo è limitato e rappresenta una vera e propria occasione sprecata”, dichiara Sami Ghanmi, Coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi. “Quella del Parlamento regionale degli studenti era una buona idea che purtroppo non è stata sviluppata al meglio. Abbiamo presentato i nostri emendamenti e le nostre proposte il 18 marzo con l’auspicio che venisse finalmente compreso il valore della rappresentanza studentesca e il ruolo politico che i giovani e gli studenti possono avere anche a livello regionale. Purtroppo invece, così non sarà: non solo i membri del Parlamento verranno eletti solo da pochissimi studenti, ma non avranno la possibilità di partecipare alle sedute dell’Assemblea Legislativa”. Conclude Ghanmi: “Non siamo stati più ricontattati dopo quell’incontro del 18 marzo, mancanza ed esclusione politica che riteniamo grave da parte del Consiglio Regionale. Ci auspichiamo quantomeno che all’interno del Parlamento gli studenti possano trovare uno strumento per creare rivendicazioni che troveranno spazio e attuazione nella vita politica regionale”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-07-2019 alle 15:35 sul giornale del 05 luglio 2019 - 515 letture
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