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Falconara: Ennesima minaccia di morte per denaro, vittima incontra aguzzino 20enne. Ad attenderlo anche i Carabinieri

3' di lettura 02/07/2019 - Imboscata sulla Clementina insieme alla vittima per un aguzzino 20enne. Ad incastrarlo una registrazione. Per lui si aprono le porte di Montacuto. In foto i Carabinieri della Tenenza impegnati nei controlli a Villanova

È finito in manette grazie ai Carabinieri di Falconara il ventenne tunisino ed aguzzino. A tradirlo le prove di un’estorsione che andava avanti da tempo, ma anche per lesioni personali nei confronti della vittima. Tutto era iniziato dall’arresto di un altro ventenne, un falconarese insospettabile di Falconara Marittima, beccato con oltre un chilo di hashish il 13 maggio scorso da parte della Squadra Mobile di Ancona. Il giovane reo ha attirato la curiosità dei Carabinieri della locale Tenenza che, alcuni mesi fa, su ordine del Questore, gli hanno irrogato la misura dell’Avviso Orale, invitandolo formalmente a cambiare condotta di vita. Da allora il ragazzo ha tentato di allontanarsi dal mondo degli stupefacenti ma, evidentemente, qualche conto era rimasto ancora aperto. E quando quest’ultimo ha contattato i Carabinieri della Tenenza di Falconara, raccontando di essere perseguitato da un coetaneo tunisino, a causa della partita di droga che gli era stata sequestrata, ha trovato i militari pronti a rispondere alla sua richiesta di aiuto.

Il 20enne tunisino, residente a Villanova e già noto ai militari, aveva alle spalle un lungo curriculum criminale: diversi precedenti per reati - poco più che adolescente- contro la persona e stupefacenti. Il giovane infatti era stato pizzicato ben 6 volte dai militari di Falconara con modiche quantità di sostanza stupefacente.

È così che nella notte, dopo l’ennesima minaccia di morte sul cellulare della vittima, il giovane si è convinto ad incontrare il suo aguzzino, sotto lo stretto controllo dei militari. L’appuntamento, in una piazzola isolata sulla Clementina, quasi al confine con Chiaravalle. Lì il tunisino è arrivato a bordo di un’auto, guidata da un coetaneo falconarese che in seguito risulterà formalmente estraneo alla vicenda. Ad attenderlo sul posto la vittima insieme a due Carabinieri in borghese, nascosti tra le fratte e pronti ad intervenire. Così, non appena il nordafricano ha vibrato, inaspettatamente, il primo pugno sul capo della vittima. L’aguzzino era infatti pronto ad incassare i 500 euro richiesti ma evidentemente non aveva gradito il ritardo nel pagamento, allora i militari sono piombati sull’aggressore immobilizzandolo a terra ammanettato mentre l’aggredito la spuntava con un lieve bernoccolo sulla fronte e 4 giorni prognosi. Ad incastrare l’aguzzino però è stata la richiesta estorsiva registrata dai militari. Nulla da fare per il tunisino che dove sarà ascoltato dal GIP nei prossimi 5 giorni. Il giovane uomo ha passato gran parte della notte nelle camere di sicurezza della Tenenza, giusto il tempo necessario alla ricostruzione della dinamica dei fatti ed alla compilazione degli atti necessari. Alle prime luci dell’alba, appresa la notizia che sarebbe stato accompagnato presso la casa circondariale di Ancona Montacuto, il giovane ed iracondo nordafricano ha pensato bene di sferrare con la mano destra un pugno contro il muro della camera di sicurezza, procurandosi la frattura scomposta del 4º e del 5º metacarpo, con una prognosi di 30 giorni stando al referto di Torrette diagnosticato poco prima che le porte del carcere si aprissero per lui questa mattina.






Questo è un articolo pubblicato il 02-07-2019 alle 10:48 sul giornale del 03 luglio 2019 - 1289 letture

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