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Camerano: i balneari marchigiani chiedono riforme e meno tasse

3' di lettura 19/02/2019 - Riforme, meno tasse e stretta sui ritardi dei Comuni nell'applicazione della legge che ha disposto il differimento quindicennale della scadenza delle concessioni balneari.

Inoltre, a livello nazionale, giusto stimolo e pungolo al Governo e Parlamento per definire una riforma organica che deve mettere in sicurezza le Imprese di un settore che garantisce il 13% del Pil e il 14% della forza lavoro nel Paese.

Sono questi i punti più significativi per il futuro della categoria emersi dalle affollatissime assemblee degli imprenditori balneari delle Marche che si sono tenute martedì a Fermo – Porto San Giorgio, la mattina, e a Camerano, nel pomeriggio, alla presenza del presidente nazionale del S.I.B./FIPE – Confcommercio, avv.Antonio Capacchione, dei sindaci costieri e dei rappresentanti della Regione Marche.

Capacchione ha ricordato i ritardi dei Comuni nell’applicazione della legge n. 145 del 30 dicembre 2018 che ha disposto il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033. “E’ un ritardo – ha detto Capacchione –, che mette a rischio gli investimenti necessari alla ricostruzione degli impianti balneari distrutti dalle mareggiate, gli investimenti da dedicare alle innovazioni e ai miglioramenti per meglio affrontare la competizione nel mercato internazionale delle vacanze. Le amministrazioni comunali, con cui collaboriamo nei territori, devono aiutarci a dare impulso alle nostre istanze: abbiamo bisogno di riforme e di meno tasse per guardare al futuro”.

Anche le Regioni, ha proseguito il presidente SIB in una prospettiva di sinergia con le istituzioni locali, potrebbero aiutare i Comuni, esercitando i poteri di indirizzo e coordinamento, per ribadire quanto già contenuto nelle precedenti circolari regionali, analoghe a quelle nazionali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Su questo punto l’assessore regionale Moreno Pieroni, presente all’incontro di Camerano, ha affermato che entro dieci giorni verranno comunicate ai Comuni le linee guida per definire la proroga confermando la volontà di collaborazione con Confcommercio Marche Centrali.

“Allo stesso modo – ancora Capacchione –, il Governo e il Parlamento devono procedere, con speditezza e senza indugio, alla riforma del settore per metterlo in sicurezza eliminando tutti i fattori di precarietà che si sono accumulati nel corso degli ultimi decenni. È francamente anacronistico e sconcertante che questo cruciale settore economico del Paese sia ancora disciplinato dal Codice della Navigazione risalente del lontano 1942. Questa riforma deve partire, a nostro avviso, dalla soluzione del problema dei pertinenziali: di quelle poche centinaia di famiglie cioè che sono costrette a pagare canoni ingiusti e insostenibili”.

Le ulteriori tematiche assembleari all’ordine del giorno sono state introdotte dal prof.Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche Centrali, che ha coordinato i lavori duranti i quali sono stati toccati altri temi fondamentali per il futuro del comparto a partire dall’erosione delle coste dove è necessaria una riforma immediata, l’Iva, altissima rispetto alla media europea, e la tassa dei rifiuti un vero e proprio balzello per la categoria. Il direttore generale Confcommercio Marche Centrali ha anche voluto sottolineare il lavoro del SIB/FIPE – Confcommercio per il lavoro di lobby svolto nei confronti delle Imprese. Un ringraziamento personale inoltre al presidente Capacchione che è stato l’artefice della proroga di quindici anni delle concessioni, un vero e proprio successo frutto del grande lavoro sinergico in seno a Confcommercio.


   

da Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-02-2019 alle 17:10 sul giornale del 20 febbraio 2019 - 600 letture

In questo articolo si parla di politica, confcommercio, camerano, porto san giorgio, balneari

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