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Urbino, l’alunno offende la bidella, la Cassazione condanna il padre a risarcirla

bidella 1' di lettura 14/02/2019 - Il padre di uno studente minorenne di Urbino è stato condannato ad un risarcimento danni per gli insulti rivolti dal figlio ad una collaboratrice scolastica.

Il giovane aveva scritto con un pennarello parole offensive sulla postazione di lavoro della donna.

La sentenza di condanna al risarcimento era già stata emessa dal tribunale di Urbino nel 2016, confermando quanto già stabilito precedentemente dal Giudice di Pace.

Il padre del ragazzo aveva successivamente deciso di presentare il ricorso alla Corte di Cassazione, ricorso che è stato respinto.

Secondo i giudici della Corte infatti l’uomo è stato ritenuto colpevole di non aver educato il figlio a "concetti elementari come il rispetto per il prossimo e dell’intima connessione tra i concetti di libertà e responsabilità".

La responsabilità dei genitori è regolata dall’articolo 2048 del Codice Civile, che afferma: "Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi."

L'uomo inoltre è stato condannato a risarcire la collaboratrice scolastica anche delle spese legali sostenute, quantificate in 1700 euro.






Questo è un articolo pubblicato il 14-02-2019 alle 17:32 sul giornale del 15 febbraio 2019 - 1538 letture

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