Amandola e molti altri comuni della zona montana riuniti per il programma MaB Unesco

Conservazione, valorizzazione e crescita del proprio territorio e del proprio patrimonio. Sono queste alcune delle parole chiave sulle quali verteva l’importante incontro che si è svolto ad Amandola, durante il pomeriggio di venerdì 8 febbraio. Presso la Sala Consiliare della Città, dalle ore 15.00, si sono ritrovati tutti i sindaci e rappresentati dei Comuni della zona montana del Fermano .
Lo scopo dell’incontro: formare un tavolo di intesa riguardo al Programma UNESCO MaB, ovvero creare un progetto grazie al quale i Monti Sibillini e la fascia Appenninica Marchigiana possano entrare a far parte della “Riserva della Biosfera Unesco”. Il termine MaB, letteralmente, sta a significare “uomo e biosfera” e nasce nel 1971. In quel periodo il suo intento era quello di fornire basi scientifiche per l’uso sostenibile e razionale delle risorse della Biosfera e quindi equilibrare il rapporto tra uomo e ambiente a livello globale. Agli inizi degli anni ’90 l’attenzione del MaB Unesco si è focalizzata sull’individuazione di aree e pratiche per la salvaguardia e la valorizzazione di ecosistemi, promuovendo anche modelli di gestione a livello locale. Oggi il Programma MaB si pone l’obiettivo di individuare i cambiamenti nella biosfera e gli effetti che hanno sull’uomo, di studiare i rapporti tra gli ecosistemi ed i processi socio-economici e quanto questo posa influire sul benessere umano.
Altri obiettivi sono quelli di assicurare uno sviluppo sostenibile con l’ambiente che ci circonda e di promuovere lo scambio di conoscenze e scoperte sui problemi naturali, così da proporre eventuali soluzioni e quindi formare l’individuo riguardo alla gestione corretta dell’ambiente.
Presenti all’importante incontro, oltre ai Sindaci di tutti i Comuni montani del Fermano, Smerillo, Montefortino, Montelparo, Santa Vittoria, Montefalcone ed Amandola, il Consigliere del GAL Fermano Severini, il presidente dell'unione montana dei Sibillini Corbelli, il Consigliere della Regione Marche Gino Traversini Presidente 2 commissione , l’Assessore alla valorizzazione dei beni ambientali e della tutela del paesaggio della Regione Marche Angelo Sciapichetti, l’Esperto della Commissione Nazionale Unesco Roberto Cerrato ed i rappresentanti del club unesco di Tolentino.
A fare gli onori di casa il Sindaco della Città di Amandola Adolfo Marinangeli, il quale ha aperto l’incontro ringraziando tutti i Sindaci per la loro importante presenza ed ha salutato con affetto e piacere i rappresentanti del Club Unesco di Tolentino, che hanno svolto un ruolo decisivo per l’organizzazione del gruppo di lavoro e della prima proposta MaB Unesco . Il Primo Cittadino di Amandola ha poi ringraziato la Regione Marche e l'assessore regionale Sciapichetti per aver preso l’ottima decisione di guidare in prima persona il progetto in questione. “Avere la possibilità di concretizzare un progetto di questo tipo, che permetta al nostro territorio di entrare a far parte del sito MaB dell’Unesco, rappresenta una garanzia per la crescita della zona montana e permette a tutti noi di guardare con ottimistica fiducia al futuro, che sappiamo essere stato in parte minato dagli ultimi eventi sismici”.
Dopo il saluto iniziale, il Sindaco Marinangeli ha passato la parola al consigliere della Regione Marche Gino Traversini, presidente 2 commissione regionale il quale ha introdotto il progetto, illustrando dapprima la volontà, insieme all’Assessore Sciapichetti, di creare e sostenere iniziative concrete che aiutassero lo sviluppo, la crescita e la valorizzazione del patrimonio delle aree montane marchigiane. “Questo progetto sarà concretizzato a partire da Maggio 2020 e grazie alla guida ed al sostegno della Regione Marche, tutti i Comuni, che aderiranno al programma, acquisiranno il prestigioso “Riconoscimento di area come riserva Unesco”. Queste le parole del Consigliere Traversini, che ha poi continuato spiegando come la qualifica di “riserva Unesco”, non comporti e non implichi nessun vincolo o restrizione di alcun tipo al Comune, anzi tutt’altro: “ricevere tale riconoscimento permetterà al territorio una maggiore valorizzazione e conservazione del proprio patrimonio ambientale e paesaggistico”. Poi “E’ necessario che le Amministrazioni e le Comunità locali comprendano al meglio il grande potenziale di tale progetto, che renderà produttivo lo sviluppo del territorio” ha così concluso il consigliere Traversini, che ha ceduto poi la parola al Dott. Roberto Cerrato, esperto della Commissione Nazionale Unesco, il quale ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche del progetto.
I territori dei Comuni che entreranno a far parte del MaB saranno classificati in tre zone: la Core Zone, la Buffer zone e la Transition Zone. La prima comprende le aree centrali costituite da territori protetti da norme specifiche per la salvaguardia e conservazione e dove sono consentite solamente attività ad impatto zero. La seconda riguarda le aree che circondano le zone centrali. Qui potranno essere svolte attività come l’educazione ambientale, l’ecoturismo, il monitoraggio e la ricerca scientifica. L’ultima, la Transition zone, circonda le aree precedenti e qui saranno permesse le pratiche di utilizzo sostenibile delle risorse.
Dopo il suo intervento, il Dott. Roberto Cerrato, ha passato il testimone all’Assessore della Regione Marche Sciapichetti che ha detto. “Come ha affermato chi mi ha preceduto, questo è un progetto che, sono sicuro, rappresenterà una svolta per tutto il territorio marchigiano. Per realizzare il programma nel migliore dei modi è necessario e doveroso coinvolgere a pieno tutti i Comuni, le varie Associazioni ed anche le Università della Regione, così da suscitare una vera e propria manifestazione di interesse ed una partecipazione attiva”. Nel momento in cui il progetto verrà realizzato a pieno, il MaB in questione, che comprende le zone dei Monti Sibillini e la Fascia Appenninica Marchigiana, diventerà il più grande in Italia e unico nel suo genere, perché sarà il primo progetto, in una regione italiana, che coinvolge più di un terzo del territorio della regione stessa. Importante sottolineare come, entrare a far parte del sito UNESCO, non solo porta giovamenti e migliorie a livello ambientale e paesaggistico, ma permetterà ai Comuni, che come Amandola, ne faranno parte, di entrare in circuiti internazionali di primo livello e di conseguenza sarà possibile incrementare molti settori economici, come il turismo, l’enogastronomia etc.
Un ulteriore progetto lungimirante che dimostra, ancora una volta, come questi Territori siano al passo con i tempi, anzi si fanno membri di un programma di sviluppo solido ed efficiente che porterà tutta la zona montana sulla via della crescita globale.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-02-2019 alle 06:17 sul giornale del 11 febbraio 2019 - 551 letture
In questo articolo si parla di politica, amandola, marche, monti sibillini, unesco, Comune di Amandola, sisma 2016
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