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Volpini e i consiglieri del Pd contro l'atto di forza di Ceriscioli: "Ritiri il passaggio di Marche Nord a Dea di II livello"

fabrizio volpini 2' di lettura 21/12/2018 - Revoca della delibera approvata dalla Giunta regionale che stabilisce il passaggio dell’Azienda “Ospedali Riuniti Marche Nord” da primo a secondo livello a seguito della realizzazione dell’Ospedale Unico.

E’ la presa di posizione a, compatta, che arriva da ben cinque consiglieri regionali, tra cui il presidente della IV Commissione Sanità Fabrizio Volpini, che puntano i piedi contro un "atto di forza" del presidente Ceriscioli, deliberato in extremis. La richiesta è stata formalizzata in una mozione che vede come primo firmatario Gianluca Busilacchi (Mdp – Art. 1) ed è sottoscritta anche da Fabrizio Volpini, Antonio Mastrovincenzo ed Enzo Giancarli del Pd, vale a dire tutti i consiglieri regionali di maggioranza eletti nella Provincia di Ancona.

Nell’atto si fa presente che il Piano sanitario attualmente in vigore prevede come ospedale di secondo livello quello regionale di Torrette di Ancona. Dopo un dettagliato excursus sulla normativa vigente, si evidenzia che le stesse norme stabiliscono chiaramente che un’Azienda ospedaliera “è significativamente diversa da altre strutture sempre ospedaliere” e che nelle Marche ne è già presente una di secondo livello. “L’individuazione di un’altra – è stigmatizzato – creerebbe un modello di competizione che non sarebbe efficiente, ma metterebbe in seria difficoltà l’Ospedale di Torrette, annullandone di fatto, la sua valenza regionale”.

Partendo da questa considerazione i consiglieri regionali rilevano numerose criticità che affliggono lo stesso Ospedale regionale, “con personale sotto organico, costretto ad effettuare anche turni lavorativi estenuanti, e stipendi più bassi rispetto ad altre realtà”. Problematiche “che andrebbero affrontate e risolte – si legge - e non aumentate con scelte ingiustificate, non inserite nella vigente pianificazione e che non possono essere assunte con semplici delibere di Giunta regionale ma, al contrario, sono di competenza del Consiglio e, dunque, dovrebbero essere inserite nel nuovo Piano sociosanitario in fase di elaborazione”. Nella mozione si fa anche riferimento alle scelte del vecchio Piano, in merito all’omogeneità dei servizi sul territorio che, di fatto, evitano la creazione di trattamenti disparitari e di competizione tra Nord e Sud delle Marche e si sottolinea che “l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord non possiede, né potrà possedere, anche a seguito della realizzazione dell’ospedale unico, i requisiti stabiliti dal Decreto ministeriale del 2015 per le Aziende Ospedaliere di secondo livello, se non con un importante intervento di adeguamento che comporterà alti costi, sia dal punto di vista economico/finanziario, sia organizzativo”.

Da ultimo la considerazione che “una simile scelta non può essere presa senza considerare in maniera più che approfondita quali saranno le ricadute su tutto il sistema sanitario regionale e, soprattutto, non può essere presa in assenza di una programmazione di settore”.






Questo è un articolo pubblicato il 21-12-2018 alle 14:18 sul giornale del 22 dicembre 2018 - 1881 letture

In questo articolo si parla di vivere senigallia, giulia mancinelli, politica, articolo

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