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Calcio: quando la Jesina finì sulla schedina della Sisal

4' di lettura 26/10/2018 - Sicuramente nella gran parte delle città in cui dovrà andarsi a conquistare il ritorno tra i professionisti, il Cesena sarà la vera attrazione di questa stagione.

Pur essendo passata per un recente fallimento, i tanti anni trascorsi tra serie A (13 stagioni), B (31 stagioni), C (14 stagioni) fanno del Cesena una delle squadre di maggiori tradizioni nel calcio nazionale.

A Jesi sicuramente non sarà la stessa cosa: forse non tutti sanno che quella del Carotti, non sarà la prima volta per il Cesena a Jesi. Già, perchè quella famosa prima volta ci fu nel lontano 8 febbraio del 1948, era il campionato di Serie C 47/48, il terzo al quale partecipavano i leoncelli, dopo la sosta forzata del conflitto bellico. Per la Jesina fu una partita speciale, perché per la prima volta nella sua storia, era stata inserita nella schedina della Sisal, l’antenata del Totocalcio. Era l’ultima partita del girone di andata.

Il Cesena, che poi arrivò seconda in classifica a un solo punto dal Rimini, al Comunale ci andò pesante: finì 5-0, con rete di Leo e doppiette di Matassoni e Di Pasquale. Nel girone di ritorno la Jesina si prese una parziale rivincita e finì 0-0.

La schedina della Sisal prima, del Totocalcio poi aveva un fascino particolare: a parte la lotteria legata a Canzonissima, vincere al Totocalcio era l'unico modo possibile di diventare immediatamente ricchi sfondati. Le vincite erano lontane parenti di quelle attuali al Superenalotto, ma allora bastavano 100 milioni di lire per cambiare vita. A fine anni '60 la ricevitoria del Totocalcio - allora le schedine non erano validate elettronicamente, ma con l'apposizione di un bollino numerato - si trovava in via XV Settembre, per me e mio padre il sabato pomeriggio era un appuntamento fisso. All'interno del locale fumoso, all'epoca era consentito fumare nei locali pubblici, c'era una gigantografia, alta come minimo due metri: era il disegno di una sventolona che teneva in mano la cornucopia, una minigonna vertiginosa, un seno che sembrava voler uscire da una scollatura generosa. Allora si usava così, il corpo femminile non ce lo facevano vedere peccaminosamente in foto, ce lo facevano immaginare disegnato. Com'era lontano il tempo della Belen che sfila e mostra la farfalla tatuata sull'inguine!

Quel campionato fu di transizione, perché non ci sarebbero state promozioni in serie B, ma solo la permanenza nella nuova serie C dell’anno successivo: si “salvarono” solo Rimini e, appunto, Cesena. Le squadre fino all’11° posto in classifica, Jesina compresa, finirono in serie D e i leoncelli risalirono immediatamente in serie C, dopo un solo anno.

In totale Jesina e Cesena si sono incontrate per 14 volte, il bilancio è favorevole ai romagnoli, che hanno vinto 7 incontri, perdendone 3, segnando ben 16 reti, contro 5 della Jesina.

G V P S RF RS

14 3 4 7 5 16

L’ultimo incontro giocato della serie fu giocato proprio al Comunale, il 10 marzo 1968. Jesina e Cesena si incontrarono per l’ultima volta, poiché il Cesena fu promosso in B, fiaccando la resistenza di diverse squadre di nome, Arezzo, Sambenedettese, Siena, Empoli, Rimini e Pistoiese. La Jesina si classificò 13 ottenendo la permanenza in C, che sarebbe però durata ancora un solo anno. Quella domenica di marzo finì 0-0.

Queste le formazioni:

Jesina: Grassi, Gazzoni, Marcos, Forlivesi, Filiputti, Schicchi, Conti, Bazzarini, Bertarelli, Fugiani, Rubinato. All.: Bernasconi/Magherini

Cesena: Zanier, Masetto, Bonini, Ceccarelli, Spimi, Leoni, Berti, Zanetti, Corradi, Bertani, Montanari.

Per la cronaca, Bertarelli dopo qualche tempo passò proprio al Cesena, segnando una memorabile doppietta alla Juventus, durante una partita di serie A.

Domenica si ricomincia, Jesina e Cesena saranno di fronte per le quindicesima volta.






Questo è un articolo pubblicato il 26-10-2018 alle 14:33 sul giornale del 27 ottobre 2018 - 812 letture

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