Jesi: Sindaco di un comune marchigiano 'scarica' straniero in città, la posizione della Cgil

Il grave episodio accaduto ha visto protagonista una persona disabile e senza fissa dimora che è stata trasportata da un sindaco marchigiano verso il comune di Jesi.
Come Cgil Ancona, crediamo sia necessario focalizzare il punto della situazione: le persone, siano esse sane o malate, abili o disabili, residenti o senza fissa dimora, italiane, comunitarie o migranti, non possono essere “scaricate” da parte di una pubblica amministrazione che anzi dovrebbe farsi carico delle necessità delle persone malate ed in condizioni di disagio.
Le condizioni di povertà, assoluta e relativa, sono in crescita anche nel nostro territorio e richiedono provvedimenti urgenti e strutturali per il loro contrasto. “La soluzione - dichiara Tiziana Mosca ,segretaria della Cgil Ancona - non può assolutamente essere quella di spostare le persone lontano dallo sguardo dei propri concittadini;una pubblica amministrazione ha il dovere di promuovere l'inclusione e l'integrazione secondo i dettami della Costituzione e il sindaco in questione dovrà rispondere legalmente del suo operato. Ciò che è certo è che quanto accaduto va condannato senza se e senza ma eticamente e politicamente.”

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-10-2018 alle 11:47 sul giornale del 23 ottobre 2018 - 1894 letture
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