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Rete Studenti Medi: mobilitazione “Chi ha paura di cambiare? Noi no”

3' di lettura 12/10/2018 - Nella giornata di venerdì 12 ottobre, la Rete degli Studenti Medi Marche, insieme agli studenti marchigiani, ha preso parte alla mobilitazione studentesca nazionale dal nome “Chi ha paura di cambiare? Noi no”, attraverso delle assemblee studentesche pubbliche.

Come sindacato studentesco regionale abbiamo ritenuto necessaria l'organizzazione di queste iniziative in seguito alla mancata presa di posizione da parte dell'attuale governo e del Ministero dell'Istruzione sulle problematiche della scuola pubblica italiana, molte delle quali figlie dei tagli di più di 8 miliardi subiti negli ultimi 10 anni, e in seguito alla recente dichiarazione di 100 milioni di tagli ai fondi per l'istruzione pubblica.

Le assemblee, che toccano le città di Fermo e San Benedetto del Tronto rispettivamente nella mattina e nel pomeriggio, hanno quindi come obiettivo principale quello di creare un confronto con gli studenti dei diversi territori sulle tematiche che crediamo necessitino di risposte e proposte concrete. In primo luogo ci siamo interrogati, insieme agli studenti, sull'efficacia dell'attuale Alternanza Scuola Lavoro, scarsamente regolamentata e che non riesce a farsi carico della vera formazione professionalizzante degli studenti, e in seguito anche del diritto allo studio regionale e nazionale, che risulta essere pressoché assente e che non riesce ad annullare le problematiche provocate dal caro libri e trasporti. Dagli studenti è poi è emersa la necessità di confrontarsi sul tema della didattica scolastica, antiquata e inadatta a stimolare il percorso di crescita personale degli studenti, e sulle esperienze e i casi di edilizia scolastica, problematica che riteniamo ancora altamente sottovalutata, specie nella nostra Regione. Infatti, dopo il sisma che ha interessato la nostra Regione nel 2016 e dopo i fatti che hanno riguardato l'ITIS Montani di Fermo, crediamo che non sia più possibile ignorare le problematicità dei plessi scolastici marchigiani.

Dagli studenti è emersa una forte necessità di cambiamento, che siamo convinti debba passare attraverso azioni concrete e fondi dedicati, da parte dell'attuale governo e delle istituzioni competenti, a risolvere queste problematiche e a creare una vera scuola di qualità. Per questo motivo la data di oggi è stata decisiva in vista della seconda data mobilitativa del 16 novembre, alla vigilia della Giornata Internazionale dello Studente: torneremo a dare voce alle necessità e alle rivendicazioni di tutti gli studenti marchigiani.

Sami Ghanmi, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Marche dichiara: “Abbiamo sentito la necessità di farci portatori di un messaggio di riscatto nei confronti di una politica che da sempre fa i propri interessi sulla pelle degli studenti. Riteniamo assurdo che l'attuale Ministro dell'Istruzione Bussetti non si interroghi su un sistema scolastico che negli ultimi dieci anni ha subito tagli per più di 8 miliardi e che non riesce più ad essere strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni.”Continua Ghanmi: “Diciamo no alle manovre di “risparmio” promosse dall'attuale Ministero dell'Istruzione, come il taglio di 100 milioni annunciato la scorsa settimana. Se il governo vuole attuare un vero cambiamento, lo dimostri investendo in istruzione”. Conclude: “Chi ha paura di cambiare? Gli studenti marchigiani no, e per questo la mobilitazione non si arresta: il 16 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, torneremo a mobilitarci e a chiedere una vera scuola di qualità. Non vogliamo più sentire parlare di scuola come strumento di propaganda: è arrivato il momento di mettere gli studenti al centro degli interessi politici di questo Paese ”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-10-2018 alle 15:10 sul giornale del 13 ottobre 2018 - 524 letture

In questo articolo si parla di attualità, Rete studenti Medi Marche

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