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Ricostruire la valvola aortica senza protesi si può: a Maria Cecilia Hospital si opera anche con la Tecnica Ozaki

4' di lettura 19/04/2018 - Un’innovativa valvola sartoriale per sostituire o ricreare la valvola aortica malata senza applicare protesi artificiali e senza pericolo di rigetto: ora è possibile.

Sviluppata dal cardiochirurgo giapponese Shigeyuki Ozaki, l’omonima tecnica Ozaki è recentemente approdata in Europa e in Italia. Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Ospedale di Alta Specialità, accreditato con il SSN, di GVM Care & Research, è uno dei centri che adoperano la tecnica e dispone di una delle più importanti Unità Operativa di Chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare coordinata dal Dott. Alberto Albertini.

La tecnica Ozaki ritaglia la nuova valvola “su misura” dal pericardio: dal paziente stesso viene prelevato parte del tessuto, che subisce una purificazione chimica e un processo di stabilizzazione per ricavare le tre cuspidi seguendo delle “formine” di diversa grandezza. Le cuspidi vengono impiantate sull’anello aortico e assumendo in pieno la motilità, nel rispetto delle condizioni anatomiche, come le originali, annullando i disturbi causati dalla patologia valvolare. L’intervento, della durata di 3 ore in anestesia generale, richiede un approccio mininvasivo.

Sostituire o riparare una valvola tramite tecnica Ozaki comporta vantaggi innegabili - commenta il Dottor Albertini- viene evitata la terapia anticoagulante a vita; vi è una maggiore garanzia di durata nel tempo se paragonata alle protesi biologiche (a distanza di 10/12 anni i riscontri effettuati rimangono positivi). Infine, trattandosi di tessuto del paziente, pertanto non estraneo all’organismo, la sostituzione o ricostruzione valvolare non corre il rischio di indurre eventuali reazioni del sistema immunitario”.

La tecnica Ozaki è una metodica operatoria indicata per i casi di bicuspidia aortica, ovvero quando la valvola presenta solo due cuspidi invece che tre; una malformazione abbastanza comune, diagnosticata a circa il 3% della popolazione, che non implica necessariamente un difetto di funzionamento dell’apparato ma può comportare un deterioramento più rapido della valvola malformata rispetto a quella naturale.

Nei giovani, anche in età pediatrica, sono frequenti i casi in cui la valvola aortica è fortemente compromessa dalla malformazione e determina l’insorgenza di patologie associate a un’insufficiente tenuta dei lembi. La riparazione, tramite approcci tradizionali, si rivela non molto soddisfacente sotto il profilo del risultato clinico. Grazie alla tecnica ricostruttiva Ozaki, l’esito dell’intervento si capovolge a netto beneficio del paziente, soprattutto perché evita il ricorso post operatorio a terapie anticoagulanti a vita.

Grazie alla tecnica ricostruttiva Ozaki si aprono nuove prospettive di cura che puntano all’efficienza e all’efficacia delle procedure chirurgiche, con l’obiettivo di mettere al centro dei percorsi di riabilitazione il benessere a lungo termine del paziente.

Valvola “sartoriale” con tecnica Ozaki

Tessuto del pericardio del paziente.

Pro: non si manifestano problemi immunitari, di flusso; non è necessaria la terapia anticoagulante a vita; il tessuto impiegato è del paziente stesso.

Valvola meccanica

Protesi meccanica, disponibili tecnologie avanzate.

Pro: alta tenuta e durata.

Contro: assunzione a vita della terapia anticoagulante; rischio di crescita di tessuto che ostruisce la valvola.

Valvola biologica

Realizzata in tessuto animale, spesso bovino.

Pro: non richiede farmaci anticoagulanti.

Contro: degenerazione e calcificazione in 10/15 anni.

Maria Cecilia Hospital è una struttura ospedaliera di Alta Specialità, accreditata con il SSN, di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini, che opera nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e delle cure termali, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di 23 Ospedali, molti dei quali di Alta Specialità, e 6 Poliambulatori, presenti in 9 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Campania e Sicilia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L’esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d’eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia ed Aritmologia, Ortopedia, Neurochirurgia e trattamento del Piede Diabetico.

Per maggiori informazioni: http://www.gvmnet.it


   

di Redazione







Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2018 alle 11:34 sul giornale del 20 aprile 2018 - 2391 letture

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